Adattamento dell’articolo del The Times scritto da Andrew Billen
Martin Scorsese una volta ha osannato il film Black Narcissus del 1947 diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger come “uno dei primi film veramente erotici”. Ora il romanzo di Rumer Godden incentrato sulle suore represse inglesi che vanno fuori di testa sull’Himalaya è stato adattato di nuovo, questa volta in una mini-serie BBC che va a stuzzicarci e spaventarci durante la pausa natalizia. E chi meglio per interpretare la suora a comando più tormentata, sorella Clodagh, che Gemma Arterton?
Arterton ha fatto il suo debutto cinematografico in St Trinian’s, ma è una pluripremiata attrice classica, un’esponente del MeToo vista l’ultima volta sul palcoscenico londinese come Giovanna D’Arco in Saint Joan di George Bernard Shaw. E mentre questo adattamento di Black Narcissus scritto da Amanda Coe, che ha scritto The Trial of Christine Keeler, sicuramente porta il carico sessuale, è – a eccezione di brevi, carnali flashback – una storia religiosa abbottonata.
Ha rivelato che l’abito da suora era molto difficile da disfare che durante i dieci giorni di riprese in Nepal il cast rimase col costume quando mangiarono a un ristorante locale chiamato, sì veramente, YakDonalds.
“Sinceramente mi sono divertita a indossarlo,” ha detto, “ma so che qualcuna delle altre attrici hanno sofferto. La parte veramente peggiore è il soggolo, che tu indossi sotto il tuo velo. Ti blocca le orecchie e devi legarlo dietro così ti restringe il collo. Sopra a questo hai la pettorina e la veste, quindi non riesci a toglierlo facilmente – e ancora in cima a tutto, il velo.
“So che Aisling Franciosi [che interpreta la suora più irrequieta, Sorella Ruth] si è sentita soffocata da questo. A me è piaciuto perché mi ha aiutata a entrare nel personaggio: sei allacciata dentro; non puoi scappare. Non c’è modo di esprimersi se non con il viso e le mani, e mi piace questo. Ma ci sono stati un paio di giorni che abbiamo avuto delle occhiatacce dalle persone nel ristorante.”
Il momento nella serie più sessuale è sicuramente quando Sorella Clodagh passa un bicchiere d’acqua a Mr Dean, l’aiutante del sovrano del posto, interpretato dall’attore hollywoodiano (e marito di Emily Mortimer) Alessandro Nivola.
“Vado nel suo bungalow, lo vedo mezzo svestito e fuggo via, ma poi qualcosa mi spinge a tornare indietro a parlargli, anche se penso che non dovrei farlo. Quindi quando abbiamo questa specie di scena banale in cui parliamo di questo ragazzo che è arrivato e discutiamo se prenderlo o no nel nostro convento, veramente si capisce questo desiderio di lei per lui, lui che lo capisce, e questo imbarazzo tra loro. C’è un momento in cui non so cosa fare con un bicchiere d’acqua e quindi vado dritta da lui e glielo do. E per lei questa è una grande cosa.”
Per lei è come se fosse un rapporto sessuale completo.
Arterton spiega che comunicare passione implicitamente piuttosto che esplicitamente è stata la sfida più grande perché ha trovato “molto facile emozionarsi” sul set. “Penso di essere una persona emotiva in generale. Sono stata sempre abbastanza libera con le mie emozioni, devo dire. Qualche volta mi è capitato di vedere performance che ho fatto e pensare, ‘Oh Dio, se solo avessi trattenuto un po’ di più.’ “
Lei può, infatti, rimanere tra le righe in maniera perfetta. Quest’anno nel film Summerland ha interpretato Alice, un’irritabile solitaria col cuore congelato da una contrastata storia d’amore lesbo. Tre anni prima in The Escape è stata Tara, una madre depressa e col cuore ammalato dal suo stupido marito e dai suoi bambini chiassosi, dove la rabbia e la disperazione esplosero dallo schermo (è un film a basso budget, ma molto probabilmente il suo migliore).
Chissà se questa apertura abbia radici nella sua infanzia, dove è stata allevata da sua madre divorziata, proprietaria di un’impresa di pulizie, in una casa popolare nel Kent. “Lei è una tipa molto liberale e molto affabile,” lei dice, “e tre donne che crescono insieme in casa: ci saranno state sicuramente molte emozioni in questo posto”. Due di tre erano destinate a diventare attrici, infatti sua sorella Hannah è nella serie thriller The Five. “Yeah”, Gemma ammette. “Io e mia sorella, eravamo terribili.”
Sebbene dieci giorni in Nepal non sono stati abbastanza a farle chiudere la mente, Arterton dice che la breve esposizione all’Himalaya l’ha fatta un po’ “piccola e insignificante”. Il resto delle riprese sono state fatte negli studios di Pinewood, dove fu girato interamente il capolavoro di Powell e Pressburger. Coe e la regista, Charlotte Bruus Christensen, hanno aggiunto un aspetto da horror story al racconto (Coe lo chiama “Shining con suore”), ma i fantasmi in carne ed ossa dal 1947 stanno intorno a questa serie. Uno dei produttori della serie, Andrew Macdonald, è nipote di Pressburger e Godden è la bisnonna di uno della crew. Sicuramente delle immagini iconiche, la vertiginosa scena sul precipizio e l’impazzita Sister Ruth col rossetto rosso, hanno viaggiato liberamente dal cinema degli anni 40 fino alla tv del 2020.
Però, non è un caso, che regista e sceneggiatrice questa volta erano donne. “I film Powell-Pressburger sono ovviamente scritti da uomini come sceneggiatori e registi. Penso che una delle ragioni per questa produzione sia stata che i produttori volessero raccontare ancora questa storia con uno sguardo femminile.”
E’ stato confortante per Arterton di avere Christensen, conosciuta di più come direttrice della fotografia, a usare la camera nei flashback più espliciti della serie. Si parla del film La scomparsa di Alice Creed con Arterton del 2009 dove interpreta una donna rapita, nuda sul letto con un bavaglio in bocca mentre i suoi rapitori abusano di lei. Il regista era un uomo.
“Veramente, ebbi una grande conversazione con J [Blakeson], che era anche lo scrittore. Mi sono sentita in buone mani. Gli altri attori, Martin Compston e Eddie Marsan, sono le persone più carine. Tutti erano molto protettivi con me, e non mi sono mai sentita in pericolo o sfruttata da tutti. E’ stato gestito molto bene, ma ora metto in considerazione se c’è nudo o scene di sesso in una parte e mi domando se sono veramente necessarie. Ma non mi oppongo nemmeno.
“Penso di essere diventata capace di accettare solo quando le cose non sono andate come speravo, perché è praticamente sempre. A meno che tu non faccia un one-man show e stai scrivendo, producendo e recitando in quello, non puoi avere controllo su questo. C’è collaborazione alla fine del giorno.” Ma si è sentita, come donna, particolarmente lesa dal trattamento nel business? “Ne ho parlato molto a riguardo nel passato, ma dove sono ora mi fa stare bene e penso di essere un posto decisamente migliore per la mia carriera. Sono molto più soddisfatta di dove sono, del lavoro che faccio e delle persone con cui lavoro. Quindi non mi posso lamentare.”
Arterton ha fondato la sua casa di produzione, Rebel Park Productions, che si concentra su progetti capitanati da donne. E’ venuta dopo il crime thriller hollywoodiano del 2013 Runner Runner dove Arterton era co-protagonista con Justin Timberlake e Ben Affleck.
“Quello è stato un momento veramente fondamentale, attualmente. C’erano persone che venivano licenziate a destra, sinistra e al centro. Non mi sono divertita. Mi ha insegnato molto riguardo cosa ho fatto e cosa non voglio fare. Quindi dopo quello ho tirato su la mia compagnia di produzione e ho fatto il mio primo film con una regista donna, The Voices [una commedia nera accolta molto bene], con Marjane Satrapi e la mia carriera ha cambiato marcia. Dopo quel film, ho iniziato veramente a dire, ‘OK, forza ora. Non scegliere film che non sei interessata a fare.’ Prima di questo facevo cose perché pensavo fosse la mossa giusta per la mia carriera.”
In realtà Gemma è meno seriosa di quello che può sembrare leggendo questo articolo. Lei è stata sempre capace, secondo le sue parole, di prendersi in giro. Più di dieci anni fa, per esempio, ha mostrato al Jonathan Ross show dove aveva le dita in più sulla sua mano (poi tolte alla nascita). Si diverte sul suo accento che vacilla, qualche volta dall’est del Kent, altre volte aristocratico della Rada. Sotto Natale i bambini nel Regno Unito possono ascoltarla nel dare voce al personaggio di Mona Lisa nel film d’animazione Master Moley.
E’ stata Diana Rigg ad averla veramente solleticata. Black Narcissus è stato il suo ultimo ruolo televisivo e ha lasciato il suo impatto anche in soli due giorni di set. “Ho queste foto fantastiche. Abbiamo fatto questi selfie durante il giorno, di noi vestite da suore che facevamo facce buffe. Lei è stata proprio come avrei immaginato. Aveva questo luccichio nei suoi occhi tutto il tempo ed era veramente, veramente, veramente sfacciata e spiritosa. E’ stato un grande piacere. Mi ha detto che ha inventato un cocktail per il suo ottantesimo compleanno chiamato D’s Dynamite, due parti di Cointreau e una parte di prosecco e lei mi ha detto, ‘Oh cara, ti fa sbronzare completamente.’ Quindi nel giorno in cui ha finito le riprese ho portato Cointreau e prosecco e abbiamo bevuto D’s Dynamite in seguito.”
Com’era l’accento di Gemma dopo quella bevuta? “Oh Dio, ero mezza sbronza. Chi lo sa? Lei può gestire il suo drink, comunque.”
Il prossimo anno dovremmo vedere più il talento comico della Arterton nel posticipato prequel di Kingsman, The King’s Man – Le Origini. In primavera girerà un thriller scritto da Patrick Marber chiamato Curtain Call dove interpreta un’attrice che riceve costantemente recensioni negative da un critico interpretato da Simon Russell Beale. “Lo amo perché è ambientato nel mondo del teatro, che è qualcosa che manca a tutti,” dice Arterton, che ha vinto un Evening Standard theatre award nel 2015 per Made in Dagenham.
L’attrice ha sposato l’attore irlandese Rory Keenan lo scorso anno e hanno goduto dell’intimità che il 2020 ha rinforzato. Quindi niente di vero in Safer at Home, il corto di BBC Four dello scorso maggio, dove Keenan interpreta il marito manesco della Arterton.
“L’abbiamo girato nel nostro appartamento ed è stato divertente perché dovevamo fare queste scene serie, ma quando spegnevamo la telecamera ci prendevamo in giro ridendo. Questo è quello che siamo.”
Durante il secondo lockdown, Keenan ha diretto sua moglie in una commedia nera chiamata Bump che parla di un giorno della vita di una sgradevole donna incinta “che non le importa un c**** della gentilezza”.
Non sembra una cosa che approverebbe la sua Sorella Clodagh. Dall’altra parte, nel profondo, chi lo sa?
Black Narcissus verrà trasmesso da Domenica 27 Dicembre su BBC One alle 9pm