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Gemma Arterton Italia
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Funny Woman rinnovato per un’altra stagione

by Gian 24 Agosto 2023

Sky Max ha commissionato una seconda stagione per la commedia in costume Funny Woman con Gemma Arterton

Arrivata lo scorso 2 Giugno su Sky Serie e in streaming su NOW dopo diversi mesi d’attesa, è uscita proprio oggi la notizia che la serie “Funny Woman – Una reginetta in TV”, dopo il successo di critica e pubblico, è stata rinnovata per un’altra stagione. Con Gemma Arterton e basata sul libro Funny Girl di Nick Hornby, la serie segue una giovane donna della classe operaia che tenta di lasciare il segno nella scena comica britannica maschilista e di classe media degli anni ’60. 

I produttori dicono: “Nella prima stagione, Barbara di Blackpool ha realizzato il suo sogno ed è diventata la star della commedia televisiva, Sophie Straw, la preferita della nazione. Nella seconda stagione, Sophie scopre che ‘avere una voce’ non significa che sarà ascoltata e che la fama è un’amica volubile.

Gemma Arterton nella prima stagione di Funny Woman

“Stufa di essere la musa comica di show con comicità da vecchia scuola, Sophie si cimenta nel cinema d’autore sperando che sia più progressivo – non lo è! Imperterrita, Sophie decide di creare il suo spettacolo comico in cui può raccontare storie autentiche in tutta la loro gloria disordinata ed esilarante. Ha trovato la sua voce e nessuno può impedirle di usarla! Impara che il potere è nella parola.”

Con protagonista Gemma Arterton, ricordiamo che nella prima stagione aveva come co-protagonisti Rupert Everett, David Threlfall, Tom Bateman, Arsher Ali, Alexa Davies e Leo Bill. 

“Funny Woman – Una reginetta in TV” è prodotto da Potboiler e Rebel Park Productions, in associazione con Sky Studios. I produttori esecutivi sono Nick Hornby, Gemma Arterton, Andrea Calderwood, Gail Egan, Jessica Parker e Jessica Malik.

La serie è scritta dalla pluripremiata Morwenna Banks e diretta dal candidato ai BAFTA Oliver Parker. Tilusha Ghelani ha commissionato il progetto per Sky Studios.

Leggete qui la recensione della prima stagione 

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Recensioni

Funny Woman, la recensione della serie Sky

by Gian 12 Giugno 2023

Gemma Arterton è la protagonista della serie Funny Woman, finalmente disponibile su Sky e in streaming su NOW

Anni ’60: la giovane Barbara Parker ha appena vinto il  titolo di Miss Blackpool nel paesino in cui abita, ma lei non è solo una bella ragazza e non vuole essere una delle tante reginette…poi è così simpatica! Non esita a mollare tutto andando a cercare fortuna a Londra. Il successo non tarderà a bussare alla sua porta.

E’ uscita finalmente su Sky e in streaming su Now la bellissima serie tv “Funny Woman –  Una reginetta in TV”, tratta dal romanzo Funny Girl di Nick Hornby, autore celebre per romanzi portati precedentemente sul grande come “Alta fedeltà”, “About a Boy” e “Febbre a 90°”.  Sei puntate di quarantacinque minuti che scorrono via con leggerezza bilanciando divertimento e tematiche più serie.

Misoginia, razzismo, pregiudizi, luoghi comuni: “Funny Woman” sconfigge con intelligenza tutti questi argomenti senza risultare ridondante grazie a una sceneggiatura a dir poco eccellente di Morwenna Banks, presente nel cast anche come attrice nei panni della deliziosa Patsy Debenham, moglie dell’agente interpretato da Everett.

Gemma Arterton con Rupert Everett

Sin da subito colpisce la grande efficacia della sceneggiatura, perfettamente in bilico tra drama e commedia. Barbara è determinata, tremendamente ingenua, ma non stupida. Lotta contro questo luogo comune che la bellezza non può andare a braccetto col talento e ce la fa con la sua fantastica personalità…e con un pizzico di fortuna. “Funny Woman – Una reginetta in TV” ti fa immergere subito nei meravigliosi anni ’60 ed è efficace la ricostruzione tra scenografia, costumi, trucco e parrucco. Lo spettatore si tuffa a piè pari in quel periodo e non vuole più uscirne: sogni, show business, passioni, sketch e qualche colpo di scena.

La serie omaggia palesemente “Lucy ed io” (I Love Lucy) con Lucille Ball e Desi Arnaz ed è appassionante vedere la gestazione di questo show nello show, puntata dopo puntata. Come in ogni compagnia assistiamo all’evolversi dei rapporti interpersonali. Come detto sopra, “Funny Woman” presenta tematiche importanti come il denunciare la condizione della donna sul posto di lavoro, il razzismo, il pregiudizio ed è come affronta tutti gli argomenti a convincere lo spettatore. Parlare di questo non appesantisce la storia, ma rafforza il tutto. Anche se ci viene presentata un’epoca ormai lontana a noi, purtroppo certi meccanismi lavorativi sono sedimentati ancora nei giorni nostri.

Ottima la regia di Oliver Parker, che torna a dirigere Gemma Arterton e Rupert Everett ben sedici anni dopo il cult camp “St. Trinian’s” anche se qui la sua direzione è più matura ed efficace, più simile ai suoi primi lavori da regista degli anni ’90  come “Othello” con Laurence Fishburne e Kenneth Branagh o “Un marito ideale” con Everett, Julianne Moore e Cate Blanchett. 

Gemma Arterton è la protagonista di Funny Woman

La performance di Gemma Arterton nei panni di Barbara/Sophie Straw vale da sola la visione: l’attrice inglese, anche produttrice, è un fiume in piena di talento. Non è mai stata così simpatica, divertente ma anche divertita e trasmette tutto questo al pubblico. Sicuramente una delle sue interpretazioni più efficaci, impeccabile nelle parti drammatiche e irresistibile in quelle comiche. Una gioia vederla dare anima e corpo a questo bellissimo personaggio che lotta contro il pregiudizio come la sua Tamara Drewe nel film capolavoro omonimo del 2010. 

Anche il resto del cast è veramente degno di nota a partire dal divertente Rupert Everett per proseguire con l’affascinante Tom Bateman (Clive Richardson), Arsher Ali (Dennis Mahindra) e Rosie Cavaliero (zia Marie). Tutti gli interpreti sono efficaci, senza dubbio!

Ottimo lavoro di trucco e acconciature, costumi bellissime e una colonna sonora ricercata e irresistibile. 
Gemma Arterton e Tom Bateman

“Funny Woman – Una reginetta in TV” è indubbiamente un’ottima serie tv divertente, emozionante, motivazionale. Forse troppo corta, ma assolutamente irresistibile! Speriamo venga rinnovata presto…ci manca Gemma Arterton e la sua deliziosa Sophie Straw!

Disponibile su Sky e in streaming su NOW

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Interviste

Gemma Arterton sull’essere protagonista e produttrice della serie tv “Funny Woman”

by Gian 7 Febbraio 2023

Gemma Arterton parla con Variety della sua nuova serie tv "Funny Woman", dal 24 Febbraio su Sky Serie e NOW

Nel suo ultimo progetto televisivo, “Funny Woman”, Gemma Arterton interpreta una reginetta di bellezza che diventa regina della commedia al culmine degli anni ’60.

Basato sul libro “Funny Girl” di Nick Hornby e adattato per lo schermo dalla scrittrice e comica Morwenna Banks (“Slow Horses”), “Funny Woman” racconta la storia di Barbara (interpretata da Arterton) che, dopo aver vinto il titolo di Miss Blackpool, si reca a Londra in cerca di fortuna. Lì si ritrova a passare alla commedia prima di ottenere il ruolo principale in una sitcom di successo.

La serie, di cui Arterton è anche produttore esecutivo, esplora gli stereotipi, il femminismo, il cambiamento di classe sociale. “Abbiamo attraversato la nostra serie, questa cosa di ‘Beh, non puoi essere divertente e attraente’, che è un’idea obsoleta ora, specialmente negli ultimi 10 anni, ma non lo è stata per molto molto tempo”, dice Arterton. “[La società] ha messo le donne in scatole del genere.”

Gemma Arterton nella serie "Funny Woman"

Il libro di Hornby, sebbene finzione, è stato ispirato da eventi reali e persone reali. “L’ho incontrato durante le riprese e gli ho detto: ‘Allora da dove viene il romanzo?'”, ricorda. “E ha detto che aveva parlato con un’attrice che era molto affascinante ma è anche molto, molto divertente e nessuno lo sapeva, perché non le era mai stata data l’opportunità di esplorare quel lato. Ha detto che voleva scrivere qualcosa che potesse dare vita alla donna divertente.

Come sei stata coinvolta in “Funny Woman”?


Allora, è stata una situazione un po’ strana. Io con la mia società di produzione, Rebel Park Productions, abbiamo letto il libro quando è uscito, lo abbiamo adorato e abbiamo cercato di ottenere i diritti per trasformarlo in un film o una serie TV o qualcosa del genere. Ma erano già stati acquistati da quest’altra società di produzione chiamata Potboiler. Quindi ci siamo detti, “Oh okay, lasciamo stare.” E poi tre anni dopo, o qualcosa del genere, mi è stato inviato l’episodio pilota da Potboiler, e mi hanno detto: “Ti piacerebbe interpretare Barbara, e salire a bordo e co-produrlo con noi?” Ero tipo “Questo è pazzesco”. È stato davvero fortuito ed è stato un gioco da ragazzi, perché ovviamente amavo comunque la storia, ma quello che avevano fatto, convincere Morwenna Banks a scriverla, è stato geniale perché è così perfetta per questo progetto. È cresciuta nella commedia, ha lavorato nella commedia per tutta la sua vita. È una specie di Barbara in un certo senso.

Cosa ti ha attratto del progetto?


Prima di tutto, il personaggio di Barbara […] Mi lego molto con lei. È un personaggio che forse le persone non si aspetterebbero che io interpreti perché pensano che io interpreti tutte queste donne pudiche e severe, ma non sono affatto così, sono davvero, davvero sciocca. Amo essere divertente e amo far ridere la gente. E lei proviene da un background della classe operaia e tutte queste altre cose che attraversano la serie, sulla classe e tutto il resto. Sono sempre attratta da cose che mostrano il dietro le quinte, sai, la stanza degli scrittori e come sono fatte le cose. Tutte le mie scene preferite nel libro e nella nostra serie sono state quando hanno inventato questa [sitcom] e l’hanno creata.

Gli [anni Sessanta] sono decisamente il mio periodo preferito; c’erano così tante cose in quel momento che stavano rivoluzionando quello che era successo prima ed è stato un momento davvero emozionante . Quindi sembrava una cosa davvero divertente da esplorare.

"Funny Woman" uscirà nel Regno Unito su Sky Max e NOW dal 9 Febbraio

Com’è stata l’esperienza di avere quell’input dietro le quinte come produttrice?


È ottimo. Quando sei un’attrice, arrivi alla fine di un lungo processo che va avanti da anni e dai per scontato quanto lavoro è stato fatto per portare un progetto al punto in cui lo stanno girando. Voglio dire, a volte ci vogliono anni e anni e anni e molti contraccolpi e cambi di sceneggiatori o cambi di registi, qualunque esso sia. Ma [produrre] è davvero soddisfacente e quello che amo davvero è mettere insieme i progetti e pensare al team, che sia dietro le quinte, quindi lo scenografo, il direttore della fotografia, il costumista, tutto il resto, e poi il cast e la messa in scena tutto insieme. Senti che stai realizzando un lavoro che è quello che hai immaginato. A volte ho faticato a vedere un film se non l’ho prodotto e dire: “Oh, l’avrei fatto diversamente”. Mi sento decisamente come con “Funny Woman” – tutte le decisioni creative – abbiamo davvero, davvero pensato a tutto, e sembra proprio che quello che vedi sia ciò che intendevamo.

Che tipo di preparazione hai fatto per interpretare Barbara?


Poiché lo sviluppiamo da anni, ho fatto un sacco di preparazione per molto tempo. Ma una delle cose più importanti che ho fatto è stato un seminario di clownerie […] Ho iniziato a fare teatro fisico, è da lì che vengo, davvero, è quello che mi ha fatto desiderare di diventare un’attrice. Quindi ho sempre amato il tipo di ideazione e, sai, giocare e cose del genere. E abbiamo fatto questo seminario per una settimana in cui indossavo solo un naso rosso e stavo trovando il mio pagliaccio interiore. Ma è stato davvero, davvero utile. E ci sono scene in “Funny Woman” in cui so di aver messo il naso metaforico. Non puoi vederlo ma lo indosso e questo è stato davvero utile. Morwenna è un’esperta di donne nella commedia. Ha letteralmente scritto libri sulle donne nella commedia e mi ha dato un sacco di cose. È una fonte di conoscenza in questo particolare argomento.

[Anche] guardare molto la commedia. Lucille Ball è l’idolo di Barbara e crescendo non avevo visto “I Love Lucy” e niente di Lucille Ball. Così ho comprato un cofanetto “I Love Lucy”. L’ho visto e questo mi ha aiutato davvero a capire molto la fisicità del suo stile comico e di molta commedia di quel periodo.

Gemma Arterton in "Funny Woman"

Cosa significava indossare un naso rosso che ha cambiato il modo in cui ti muovevi e le tue emozioni?


Beh, è come una maschera. Non appena lo metti succede qualcos’altro. È strano. Quindi potresti fare esercizi con altre maschere, e io ho indossato nasi diversi e ho indossato maschere e cose diverse. Ma il rossore, non lo so, c’è qualcosa che trovi… questa sorta di innocenza e apertura al mondo e questa è la cosa del clown, credo. C’è un’innocenza che dovevamo trovare. Mi sentivo come se si sarebbe messa nei guai molto spesso, molto incline agli incidenti, incappando in cose. C’è stato un giorno in cui mi sono davvero schiantata contro una porta e sono quasi caduta.

È complicato filmare uno spettacolo drammatico sulla commedia?


Siamo stati davvero coinvolti in questo perché ovviamente c’è “divertente” nel titolo e contiene una commedia, ma non è davvero [una commedia]. Direi che ovviamente ha momenti divertenti, ma ci sono anche molti momenti drammatici e questioni importanti e cose del genere. Ero più preoccupata per il lato comico perché per me era una cosa nuova che non avevo [fatto prima]. Mi sentivo come se tutte le altre cose fossero  drammatiche, posso farlo. Non è stato difficile filmare qualcosa sulla commedia. Penso che probabilmente sia perché Morwenna è una scrittrice straordinaria ed era tutto nella sceneggiatura e non dovevamo preoccuparci troppo. Aveva davvero un buon equilibrio, credo, tra i momenti comici e quando avevano bisogno di atterrare per raccontare poi altre cose.

Tu reciti e produci: ti piacerebbe anche dirigere un giorno?


È sicuramente qualcosa che sento che farò. Si tratta solo di impegno. Trovo difficile impegnarmi in qualcosa per così tanto tempo e con la regia, devi impegnarti. Come attrice, entri, lo fai, e poi te ne dimentichi per due anni, e poi esce di nuovo. Mentre con la regia, ci convivi finché non esce. Quindi penso che dovrà essere qualcosa che amo davvero, in cui credo davvero, e che non mi è ancora arrivato. E ho pensato anche alla regia teatrale. Forse inizierò da lì.

"Funny Woman" uscirà da noi su Sky Serie e NOW da Venerdì 24 Febbraio

C’è un ruolo che ti piacerebbe davvero interpretare un giorno che non hai ancora avuto l’opportunità di interpretare?


Non credo. Ancora una volta, ho amiche che dicono: “Interpreterò Medea, interpreterò Lady Macbeth” e non ce l’ho. Non so perché. Forse sono solo una fata in aria o qualcosa del genere, ma mi diverto molto a vedere cosa succede. In realtà, stranamente, è più come se leggessi un libro e dicessi: “Oh, se mai lo trasformeranno in un film, voglio interpretare quella parte”. Di solito è quello.

A parte “The King’s Man”, sembra che tu abbia scelto un po’ più di progetti indipendenti negli ultimi anni. Questa percezione è corretta?


Sì, penso che sia solo una specie di quello che sta arrivando anche a me. Ho lavorato sulle mie cose che ho prodotto o che sono arrivate da me. Ho prodotto esecutivamente un paio di cose come “The Escape” e “Vita and Virginia”. Quindi queste sono cose su cui ho lavorato da sola. Ieri stavo parlando con un regista con cui ho lavorato, è tipo “Dovresti essere in America a fare tutte queste cose”. [Ma] non ho intenzione di inseguire nulla. Sento solo che se arriverà, arriverà. Sono un po’ sopra quel trambusto e cose del genere. E sono contenta del lavoro che sto facendo. Per la maggior parte mi sento bene piuttosto che rabbrividire ogni volta che esce qualcosa. Mi sento come se sì, è più piccolo, ma è più soddisfacente per me dal punto di vista creativo. Ma allo stesso tempo, non sono altezzosa per le cose più grandi e brillanti. È solo che ti viene presentato ciò che ti viene presentato.

Adattamento dell’intervista rilasciata da Variety il 6 Febbraio 2023

“Funny Woman” uscirà in Italia su Sky Serie e in streaming su NOW da Venerdì 24 Febbraio

 

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7 Febbraio 2023 0 comment
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News

‘Funny Girl’: Primo sguardo a Gemma Arterton nella serie tv Sky

by Gian 22 Settembre 2021

Anche se sono iniziate le riprese solo questo Lunedì, possiamo già dare uno sguardo ufficiale a Gemma Arterton nella nuova serie tv "Funny Girl" prodotta da Sky

Anche se le riprese sono iniziate solo questo Lunedì a Liverpool, Sky ha già rilasciato una foto “first look” di Gemma Arterton nei panni della carismatica Barbara Parker nel loro adattamento del romanzo di Nick Hornby “Funny Girl”, che sarà presentato in anteprima su Sky Max e sul servizio di streaming NOW nel 2022.

La nuova serie commedia drammatica Sky parla di una giovane donna di Blackpool che trova la sua voce comica nel mondo dominato dagli uomini della sitcom degli anni ’60. Audace, elegante e coraggiosa, Gemma Arterton interpreta Barbara Parker, la forza della natura che prende d’assalto Londra. Il suo viaggio da reginetta di bellezza di Blackpool a superstar della commedia e fidanzata della nazione è ambientato durante l’esplosione culturale degli anni ’60.

 

Gemma Arterton sul set di "Funny Girl"

Insieme a Gemma Arterton nella serie ci sono Rupert Everett (“Il matrimonio del mio migliore amico”), nei panni di Brian Debehnam, agente della protagonista, David Threlfall (“Shameless”) nei panni del padre di Barbara, George, e Tom Bateman (“Assassinio sull’Orient Express”) per interpretare l’attore pericolosamente affascinante Clive.

Siamo al culmine degli anni ’60 e Barbara Parker è stata appena incoronata Miss Blackpool, ma nella vita deve esserci qualcosa di più che essere una reginetta di bellezza in una città di mare, giusto? Vuole essere qualcuno. Le luci brillanti di Londra la stanno chiamando e la nostra determinata eroina parte per scoprire chi è quel qualcuno.

La Londra che incontra non è come quella di cui aveva letto e visto in TV. Tuttavia, dopo una serie di battute d’arresto, Barbara si ritrova in un territorio sconosciuto: un’audizione per uno spettacolo comico televisivo. L’intransigente spirito nordico di Barbara si rivela essere il fattore X che mancava allo spettacolo. Ottiene la parte e diventa parte di una nuova sitcom rivoluzionaria che avrà un impatto sulla commedia britannica per i decenni a venire.

Essere una donna in un ambiente prevalentemente maschile ha le sue sfide, ma poiché Barbara lo “trova divertente”, ridefinisce l’atteggiamento prevalente nei confronti delle donne divertenti e, nel processo, si reinventa.

Al cast si uniranno anche Emily Bevans, Leo Bill e Matthew Beard, insieme a Clare-Hope Ashitey, Arsher Ali e Alexa Davies.

Questa commedia drammatica è prodotta da Potboiler Television e Rebel Park Productions, in associazione con Sky Studios. Prodotta da Nick Hornby, Gemma Arterton, Morwenna Banks, Andrea Calderwood, Gail Egan, Jessica Parker e Jessica Malik. La serie è scritta dalla pluripremiata scrittrice Morwenna Banks e diretta dal candidato ai BAFTA Oliver Parker. NBCUniversal Global Distribution gestirà le vendite internazionali della serie per conto di Sky Studios.

“Funny Girl” dovrebbe essere presentato in anteprima nel 2022 su Sky Max e sul servizio di streaming NOW.

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22 Settembre 2021 0 comment
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Recensioni

St. Trinian’s 2, l’ansia da prestazione del sequel

by Gian 3 Febbraio 2016

Le ragazze del St. Trinian’s scoprono che Miss Fritton, direttrice del college, è erede di una enorme fortuna accumulata dal suo antenato Archibald. Questo ha nascosto il suo tesoro e ha lasciato una serie di indizi proprio all’interno del college. Lord Pomfrey è sulla pista del tesoro facendo scoppiare un confronto tra lui e il gruppo di ragazze. Chi si impadronirà della fortuna?

Come detto in passato, il primo St. Trinian’s è uno dei film indipendenti britannici di maggior incasso degli ultimi trent’anni quindi il sequel è stato d’obbligo, uscendo nel 2009 nelle sale inglesi, mentre in Italia è stato rilasciato nel Febbraio 2016 direttamente in home video grazie a Pulp Video col titolo Le ragazze del St. Trinian’s 2 & La Leggenda del Tesoro Segreto.

Una commedia d’avventura che intrattiene ma che vuole essere simpatica a tutti i costi risultando troppo poco naturale, anche nella sua bizzarria che contraddistingue il prodotto.

Le ragazze del St. Trinian’s

St. Trinian’s 2 soffre di ansia da prestazione, cosa che spesso succede a un sequel praticamente forzato dopo un primo capitolo di grande successo, e purtroppo si nota molto. Spesso risulta privo di idee, presentando gag e punti narrativi già visti nel precedente realizzate anche con minor mordente. Un peccato perché quando ingrana e decolla con la storia il film risulta veramente godibile. Infatti non è un film brutto, anzi è carinissimo, ma non è pienamente riuscito.

Anche il cast non è totalmente convincente, più che altro per le giovani leve. Le new entry sono copie sbiadite dei personaggi visti nel primo capitolo e non è incisiva Talulah Riley come nuovo caposcuola. Si sforza a essere cool e tosta, ma non è credibile. Si sente la mancanza di Gemma Arterton come protagonista visto che non c’è un’attrice carismatica in ruoli principali, un personaggio ben costruito come la sua Kelly Jones.

Fortunatamente la Arterton fa un delizioso cameo, anche omaggiando il ruolo da Bond girl che aveva interpretato l’anno prima, in cui ne esce sicuramente in maniera migliore come costruzione del personaggio, indipendentemente dallo screen time risicato. Le sue scene sono veramente aria fresca!

Gemma Arterton e Talulah Riley

Rimangono sullo sfondo anche le sempre divertenti Jodie Whittaker e Juno Temple, anche se non hanno più molto da dire. Risulta sempre sfizioso, però, il cast adulto capitanato dal sempre meraviglioso e esilarante Rupert Everett nei panni rodatissimi di Camilla Fritton e di Archibald, l’antenato pirata. L’attore britannico non ha paura di mettersi in ridicolo ed è sempre una gioia per gli occhi per quanto diverte. Funziona ancora l’accoppiata, e la chimica, con Colin Firth che sfocia nella miglior scena del film, ovvero quando recitano Romeo e Giulietta allo Shakespeare’s Globe. Indimenticabili!

Funziona alla grande il diabolico David Tennant, interprete sopraffino che lascia la sua impronta come Pomfrey. Dà corpo e vita al suo antagonista, una performance veramente ottima.

Anche coi suoi difetti, St. Trinian’s 2 è molto carino, specialmente nella seconda parte con la caccia al tesoro. Non incisivo, ma comunque una visione piacevole da vedere solo per chi ha visto il primo film. Sarebbe stato sicuramente più convincente se non avesse cercato di imitare il predecessore.

Qui la recensione del primo St. Trinian’s 

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3 Febbraio 2016 0 comment
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Recensioni

St. Trinian’s, un ottimo cast per un cult naif

by Gian 20 Ottobre 2015

Per salvare la loro scuola in bancarotta, un gruppo di ragazze problematiche organizza una rapina alla National Gallery di Londra.

Uscito nel Dicembre 2007 nelle sale inglesi, St. Trinian’s è il sesto capitolo di una lunga serie di film, a sua volta ispirata alle illustrazioni di Ronald Searle degli anni ’40, sulla scuola St. Trinian’s iniziata nel 1954 con sequel nel 1957, 1960, 1966 e un reboot nel 1980. Questo, uscito cinquantatré anni dopo il primo film, non è un sequel diretto ma un reboot che prende spunto dal capostipite. Ricevette recensioni contrastanti quando uscì, ma rimane uno dei film indipendenti britannici di maggior incasso degli ultimi trent’anni con un incasso di 29 milioni di dollari con un budget di appena 7 milioni.

Spassosissimo e naif è una commedia deliziosissima e scorrevole, senza pretese.

Le ragazze del St. Trinian’s

E’ una commedia che non si vergogna di essere scema, irriverente, politicamente scorretta. Continue gag spesso assurde, ma proprio per questo divertenti. Dopo una prima parte in cui vediamo la difficile integrazione della protagonista snob in questo collegio femminile di adorabili matte si vira verso l’heist movie con la preparazione del colpo e successiva rapina nientepopodimeno che alla National Gallery. Un film molto dinamico che non annoia e presenta in continuazione personaggi simpatici e ben caratterizzati.

Non bisogna aspettarsi chissà cosa visto che è un prodotto indipendente fatto per intrattenere e divertire. Il film funziona, si regge benissimo in piedi e ha delle battute simpaticissime che non dimentichi. Certe scene sono cult per bizzarria e comicità, specialmente tutte quelle che riguardano la love story tra Camilla Fritton e Geoffrey a dir poco deliziose ed esilaranti.

La grande fortuna di St. Trinian’s sta nel cast ottimo pieno di grandi nomi e – all’ora – promesse in ascesa.

Rupert Everett è Camilla Fritton

Rupert Everett è gigantesco e iconico nel doppio ruolo di Camilla, chiaro omaggio per nome e sembianza alla Parker Bowles, e Carnaby Fritton perché si diverte da matti nel tratteggiare questi personaggi bizzarri e agli opposti. Colpisce e conquista specialmente nel ruolo en travesti con una performance che vale la visione. Non c’è un secondo in cui non sia esilarante. Perfetta chimica con Colin Firth, perfetto nel ruolo dell’interesse amoroso di Camilla e come ministro dell’educazione. Sono così fantastici che non si stanca mai di vederli insieme.

Gemma Arterton, al suo debutto cinematografico, è convincente nei panni di Kelly Jones, la ragazza più matura, guida severa – e sicura – su cui si può contare sempre. Ha un costume che la caratterizza benissimo e la rende indimenticabile. E’ seguita da una fantastica Lena Headey (la perfida Cersei di Il trono di spade) negli inediti panni della goffa insegnante Miss Dickinson con dei comprimari di tutto rispetto tra cui Toby Jones, Jodie Whittaker, Juno Temple, Lucy Punch, Stephen Fry, Celia Imrie, Anna Chancellor, Russell Brand e Mischa Barton, all’ora star in ascesa per la serie The O.C.. Non manca la rappresentanza italiana con Caterina Murino nei panni dell’affascinante Miss Maupassant.

Se preso senza aspettative e come puro divertissement, St. Trinian’s è una chicca che non può non essere vista.

Gemma Arterton con Paloma Faith e Kathryn Drysdale

Il budget è sfruttato nel migliore nei modi, dai costumi alla colonna sonora pop ed è degna di nota la sequenza animata, dovuto e riuscito omaggio allo storico illustratore Ronald Searle che ha creato la scuola di St. Trinian’s nel lontano 1941. Conquista proprio per la sua innocenza, sincerità, irriverenza e stupidità (in senso positivo). Una visione che non si dimentica, nella buona e nella cattiva sorte.

Nel 2015 il film è uscito per l’Italia in una nuova edizione con Pulp Video dal titolo Le ragazze del St. Trinian’s 

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20 Ottobre 2015 0 comment
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Gemma Arterton Italia

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    Gemma Arterton Italia nasce nel Maggio 2013 su Facebook e nel corso degli anni approda anche non solo qui, ma su instagram e Twitter.

    Pagina di riferimento per i fan di tutto il Mondo, il fondatore e amministratore Gian ha incontrato tre volte Gemma Arterton nel corso degli anni parlandole anche di questa pagina.

    Buona permanenza!


    Gemma Arterton Italia was born in May 2013 on Facebook and over the years has also landed not only here, but on instagram and Twitter.

    Reference page for fans from all over the world, the founder and administrator Gian has met Gemma Arterton three times over the years also talking to her about this.

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