• Biografia
  • Carriera
  • News
  • Interviste
Gemma Arterton Italia
Gemma Arterton Italia
Tag:

the voices

Interviste

Gemma su scene di sesso, Diana Rigg e Black Narcissus

by Gian 26 Dicembre 2020

Adattamento dell’articolo del The Times scritto da Andrew Billen

Martin Scorsese una volta ha osannato il film Black Narcissus del 1947 diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger come “uno dei primi film veramente erotici”. Ora il romanzo di Rumer Godden incentrato sulle suore represse inglesi che vanno fuori di testa sull’Himalaya è stato adattato di nuovo, questa volta in una mini-serie BBC che va a stuzzicarci e spaventarci durante la pausa natalizia. E chi meglio per interpretare la suora a comando più tormentata, sorella Clodagh, che Gemma Arterton?

Arterton ha fatto il suo debutto cinematografico in St Trinian’s, ma è una pluripremiata attrice classica, un’esponente del MeToo vista l’ultima volta sul palcoscenico londinese come Giovanna D’Arco in Saint Joan di George Bernard Shaw. E mentre questo adattamento di Black Narcissus scritto da Amanda Coe, che ha scritto The Trial of Christine Keeler, sicuramente porta il carico sessuale, è – a eccezione di brevi, carnali flashback – una storia religiosa abbottonata.

Ha rivelato che l’abito da suora era molto difficile da disfare che durante i dieci giorni di riprese in Nepal il cast rimase col costume quando mangiarono a un ristorante locale chiamato, sì veramente, YakDonalds.

“Sinceramente mi sono divertita a indossarlo,” ha detto, “ma so che qualcuna delle altre attrici hanno sofferto. La parte veramente peggiore è il soggolo, che tu indossi sotto il tuo velo. Ti blocca le orecchie e devi legarlo dietro così ti restringe il collo. Sopra a questo hai la pettorina e la veste, quindi non riesci a toglierlo facilmente – e ancora in cima a tutto, il velo.

Gemma Arterton in Black Narcissus

“So che Aisling Franciosi [che interpreta la suora più irrequieta, Sorella Ruth] si è sentita soffocata da questo. A me è piaciuto perché mi ha aiutata a entrare nel personaggio: sei allacciata dentro; non puoi scappare. Non c’è modo di esprimersi se non con il viso e le mani, e mi piace questo. Ma ci sono stati un paio di giorni che abbiamo avuto delle occhiatacce dalle persone nel ristorante.”

Il momento nella serie più sessuale è sicuramente quando Sorella Clodagh passa un bicchiere d’acqua a Mr Dean, l’aiutante del sovrano del posto, interpretato dall’attore hollywoodiano (e marito di Emily Mortimer) Alessandro Nivola.

“Vado nel suo bungalow, lo vedo mezzo svestito e fuggo via, ma poi qualcosa mi spinge a tornare indietro a parlargli, anche se penso che non dovrei farlo. Quindi quando abbiamo questa specie di scena banale in cui parliamo di questo ragazzo che è arrivato e discutiamo se prenderlo o no nel nostro convento, veramente si capisce questo desiderio di lei per lui, lui che lo capisce, e questo imbarazzo tra loro. C’è un momento in cui non so cosa fare con un bicchiere d’acqua e quindi vado dritta da lui e glielo do. E per lei questa è una grande cosa.”

Per lei è come se fosse un rapporto sessuale completo.

Arterton spiega che comunicare passione implicitamente piuttosto che esplicitamente è stata la sfida più grande perché ha trovato “molto facile emozionarsi” sul set. “Penso di essere una persona emotiva in generale. Sono stata sempre abbastanza libera con le mie emozioni, devo dire. Qualche volta mi è capitato di vedere performance che ho fatto e pensare, ‘Oh Dio, se solo avessi trattenuto un po’ di più.’ “

Gemma Arterton in Summerland

Lei può, infatti, rimanere tra le righe in maniera perfetta. Quest’anno nel film Summerland ha interpretato Alice, un’irritabile solitaria col cuore congelato da una contrastata storia d’amore lesbo. Tre anni prima in The Escape è stata Tara, una madre depressa e col cuore ammalato dal suo stupido marito e dai suoi bambini chiassosi, dove la rabbia e la disperazione esplosero dallo schermo (è un film a basso budget, ma molto probabilmente il suo migliore).

Chissà se questa apertura abbia radici nella sua infanzia, dove è stata allevata da sua madre divorziata, proprietaria di un’impresa di pulizie, in una casa popolare nel Kent. “Lei è una tipa molto liberale e molto affabile,” lei dice, “e tre donne che crescono insieme in casa: ci saranno state sicuramente molte emozioni in questo posto”. Due di tre erano destinate a diventare attrici, infatti sua sorella Hannah è nella serie thriller The Five. “Yeah”, Gemma ammette. “Io e mia sorella, eravamo terribili.”

Sebbene dieci giorni in Nepal non sono stati abbastanza a farle chiudere la mente, Arterton dice che la breve esposizione all’Himalaya l’ha fatta un po’ “piccola e insignificante”. Il resto delle riprese sono state fatte negli studios di Pinewood, dove fu girato interamente il capolavoro di Powell e Pressburger. Coe e la regista, Charlotte Bruus Christensen, hanno aggiunto un aspetto da horror story al racconto (Coe lo chiama “Shining con suore”), ma i fantasmi in carne ed ossa dal 1947 stanno intorno a questa serie. Uno dei produttori della serie, Andrew Macdonald, è nipote di Pressburger e Godden è la bisnonna di uno della crew. Sicuramente delle immagini iconiche, la vertiginosa scena sul precipizio e l’impazzita Sister Ruth col rossetto rosso, hanno viaggiato liberamente dal cinema degli anni 40 fino alla tv del 2020.

Però, non è un caso, che regista e sceneggiatrice questa volta erano donne. “I film Powell-Pressburger sono ovviamente scritti da uomini come sceneggiatori e registi. Penso che una delle ragioni per questa produzione sia stata che i produttori volessero raccontare ancora questa storia con uno sguardo femminile.”

Gemma Arterton in La scomparsa di Alice Creed, 2009

E’ stato confortante per Arterton di avere Christensen, conosciuta di più come direttrice della fotografia, a usare la camera nei flashback più espliciti della serie. Si parla del film La scomparsa di Alice Creed con Arterton del 2009 dove interpreta una donna rapita, nuda sul letto con un bavaglio in bocca mentre i suoi rapitori abusano di lei. Il regista era un uomo.

“Veramente, ebbi una grande conversazione con J [Blakeson], che era anche lo scrittore. Mi sono sentita in buone mani. Gli altri attori, Martin Compston e Eddie Marsan, sono le persone più carine. Tutti erano molto protettivi con me, e non mi sono mai sentita in pericolo o sfruttata da tutti. E’ stato gestito molto bene, ma ora metto in considerazione se c’è nudo o scene di sesso in una parte e mi domando se sono veramente necessarie. Ma non mi oppongo nemmeno.

“Penso di essere diventata capace di accettare solo quando le cose non sono andate come speravo, perché è praticamente sempre. A meno che tu non faccia un one-man show e stai scrivendo, producendo e recitando in quello, non puoi avere controllo su questo. C’è collaborazione alla fine del giorno.” Ma si è sentita, come donna, particolarmente lesa dal trattamento nel business? “Ne ho parlato molto a riguardo nel passato, ma dove sono ora mi fa stare bene e penso di essere un posto decisamente migliore per la mia carriera. Sono molto più soddisfatta di dove sono, del lavoro che faccio e delle persone con cui lavoro. Quindi non mi posso lamentare.”

Arterton ha fondato la sua casa di produzione, Rebel Park Productions, che si concentra su progetti capitanati da donne. E’ venuta dopo il crime thriller hollywoodiano del 2013 Runner Runner dove Arterton era co-protagonista con Justin Timberlake e Ben Affleck.

“Quello è stato un momento veramente fondamentale, attualmente. C’erano persone che venivano licenziate a destra, sinistra e al centro. Non mi sono divertita. Mi ha insegnato molto riguardo cosa ho fatto e cosa non voglio fare. Quindi dopo quello ho tirato su la mia compagnia di produzione e ho fatto il mio primo film con una regista donna, The Voices [una commedia nera accolta molto bene], con Marjane Satrapi e la mia carriera ha cambiato marcia. Dopo quel film, ho iniziato veramente a dire, ‘OK, forza ora. Non scegliere film che non sei interessata a fare.’ Prima di questo facevo cose perché pensavo fosse la mossa giusta per la mia carriera.”

Gemma Arterton in The Voices del 2014

In realtà Gemma è meno seriosa di quello che può sembrare leggendo questo articolo. Lei è stata sempre capace, secondo le sue parole, di prendersi in giro. Più di dieci anni fa, per esempio, ha mostrato al Jonathan Ross show dove aveva le dita in più sulla sua mano (poi tolte alla nascita). Si diverte sul suo accento che vacilla, qualche volta dall’est del Kent, altre volte aristocratico della Rada. Sotto Natale i bambini nel Regno Unito possono ascoltarla nel dare voce al personaggio di Mona Lisa nel film d’animazione Master Moley.

E’ stata Diana Rigg ad averla veramente solleticata. Black Narcissus è stato il suo ultimo ruolo televisivo e ha lasciato il suo impatto anche in soli due giorni di set. “Ho queste foto fantastiche. Abbiamo fatto questi selfie durante il giorno, di noi vestite da suore che facevamo facce buffe. Lei è stata proprio come avrei immaginato. Aveva questo luccichio nei suoi occhi tutto il tempo ed era veramente, veramente, veramente sfacciata e spiritosa. E’ stato un grande piacere. Mi ha detto che ha inventato un cocktail per il suo ottantesimo compleanno chiamato D’s Dynamite, due parti di Cointreau e una parte di prosecco e lei mi ha detto, ‘Oh cara, ti fa sbronzare completamente.’ Quindi nel giorno in cui ha finito le riprese ho portato Cointreau e prosecco e abbiamo bevuto D’s Dynamite in seguito.”

Com’era l’accento di Gemma dopo quella bevuta? “Oh Dio, ero mezza sbronza. Chi lo sa? Lei può gestire il suo drink, comunque.”

Il prossimo anno dovremmo vedere più il talento comico della Arterton nel posticipato prequel di Kingsman, The King’s Man – Le Origini. In primavera girerà un thriller scritto da Patrick Marber chiamato Curtain Call dove interpreta un’attrice che riceve costantemente recensioni negative da un critico interpretato da Simon Russell Beale. “Lo amo perché è ambientato nel mondo del teatro, che è qualcosa che manca a tutti,” dice Arterton, che ha vinto un Evening Standard theatre award nel 2015 per Made in Dagenham.

L’attrice ha sposato l’attore irlandese Rory Keenan lo scorso anno e hanno goduto dell’intimità che il 2020 ha rinforzato. Quindi niente di vero in Safer at Home, il corto di BBC Four dello scorso maggio, dove Keenan interpreta il marito manesco della Arterton.

“L’abbiamo girato nel nostro appartamento ed è stato divertente perché dovevamo fare queste scene serie, ma quando spegnevamo la telecamera ci prendevamo in giro ridendo. Questo è quello che siamo.”

Gemma Arterton con suo marito Rory Keenan

Durante il secondo lockdown, Keenan ha diretto sua moglie in una commedia nera chiamata Bump che parla di un giorno della vita di una sgradevole donna incinta “che non le importa un c**** della gentilezza”.

Non sembra una cosa che approverebbe la sua Sorella Clodagh. Dall’altra parte, nel profondo, chi lo sa?

Black Narcissus verrà trasmesso da Domenica 27 Dicembre su BBC One alle 9pm

Post Views: 1.338
26 Dicembre 2020 0 comment
3 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
Interviste

Gemma Arterton su The Voices e perché ha girato le spalle a Hollywood

by Gian 18 Marzo 2015
Traduzione dell’articolo uscito sul The Independent il 17 Marzo (leggete qui)
 

E’ stata la bocca a forma di cuore di Gemma Arterton che ha eccitato di più Marjane Satrapi, regista di The Voices. “E’ diventata fissata con la mia bocca” dice la star 29enne. “E’ un pò a forma di cuore, ma lei ne ha fatto un affare. In ogni scena io indosso rossetto rosso.”

Le labbra sono importanti specialmente perché, per la maggiorparte della black comedy, l’unica parte che noi vediamo di Arterton è la sua testa decapitata nel frigorifero. Lei viene uccisa da uno schizofrenico operaio di una fabbrica di toilet, che nonostante l’attrazione per lei, le taglia la testa sotto istruzione del suo gatto scozzese. Quando inizia a frequentare l’amica collega, interpretata da Anna Kendrick, ottiene il parere anche dalla testa parlante nel fridge di Arterton, ma anche del gatto psicotico e del cane adorabile.

All’attrice britannica era stata offerta la scelta di interpretare la donna protagonista quando ha parlato con la Satrapi su Skype. Ha scelto il meno ovvio dei due ruoli: “Volevo fare qualcosa non connesso a quello fatto prima, che era concentrato sul corpo e la bellezza. La parte di Anna è più profonda e completa; Io volevo essere un pò sciocca.”

E’ questo desiderio di non essere incasellata che ha portato Gemma Arterton a girare le spalle a Hollywood. La star del Kent era all’inizio della sua carriera da attrice quando ha ricevuto la chiamata della produttrice di Bond Barbara Broccoli che le ha detto di aver vinto il ruolo di Strawberry Fields in Quantum of Solace. La maggior parte degli attore avrebbe fatto capriole. “Giusto la sera scorsa stavo pensando al momento in cui ho scoperto che stavo per far parte di un Bond movie,” ha detto Arterton. “Non fui contenta di questo. Non ero tipo: ‘Oh mio Dio, sto per lavorare con questa gente e il sogno sta per diventare realtà.’ E’ stato tipo ‘Oh, bene’, ed è stata una grandiosa esperienza e divertimento andare in tutti quei posti, ma il lavoro non fu così interessante.” Lei ebbe una manciata di scene, indossò bei vestiti e morì.

La pressione nel prendere questi ruoli (è stata protagonista anche dei fantasy hollywoodiani Prince of Persia e Scontro tra titani) è stata immensa. “Al tempo pensavo veramente che dovevo dire sì a questi film. Ricevevo perfino email da persone che mi dicevano che dovevo fare questo film, è la scelta giusta ed è strategica. Spesso penso che la mentalità di Hollywood – qual è lo scopo lì? Lo scopo è di vincere un Oscar e questo non è il mio scopo.”

Ad un primo momento aveva paura a parlare di questo visto che le sembrava suonasse ingrato. Sua madre era una donna delle pulizie e suo padre un saldatore. Hanno divorziato quando aveva cinque anni ed è andata a vivere con sua madre e sua sorella minore Hannah, anche lei attrice. Recitare era il suo modo di fuggire e vinse una borsa di studio dal governo per poter frequentare RADA (Royal Academy of Dramatic Arts). Quindi per lei sembrava sfacciato iniziare a lamentarsi di lei quando a soli 21 anni poteva comprarsi un appartamento a Battersea, Londra. “Non ho mai pensato che avrei posseduto qualcosa. Questo è quando sono stata più ricca, quando avevo 21 anni.”

Tuttavia, ha raggiunto il punto di rottura due anni fa, poco dopo aver fatto l’action horror Hansel & Gretel: Cacciatori di Streghe. “Ho dovuto chiamare il mio agente e dire che non volevo più quella merda.”

Arterton ha realizzato che non deve interpretare il gioco di Hollywood. Ha ricevuto le sue più grandi acclamazioni apparendo nel ruolo della protagonista in Tamara Drewe di Stephen Frears, che ha debuttato a Cannes 2010, e ha iniziato a fare apparizioni annuali sui palchi dei teatri di Londra.

Ha trascorso gli ultimi sei mesi a esibirsi nella versione musical di We Want Sex, basato sul film di Nigel Cole del 2010 riguardo le operaie della fabbrica di macchine Ford che hanno protestato visto che erano state disegnate come lavoratrici non qualificate. La protesta arriva a uno sciopero per l’uguaglianza di pagamento e introduzione dell’ Equal Pay Act nel 1970. Lo spettacolo ha ricevuto recensioni assortite e chiuderà in Aprile, quando il contratto di Arterton finisce. 

Ho visto lo spettacolo il Sabato precedente di questa intervista della settimana scorsa. L’attrice ha detto che ho fatto una cattiva scelta di data e sembrava prendesse un colpo all’etica dei suoi colleghi.  “Qualcosa che non mi va giù dei musical è che gli attori si prendono giorni di riposo per andare in vacanza. Uno degli attori principali non era presente ed è stato un peccato che tu non abbia avuto l’occasione di vederlo.”

E’ giusto che la gente si aspetti il cast annunciato in uno spettacolo, ma dopo sei mesi sembra giusto per gli attori di prenotare una vacanza – specialmente in uno spettacolo sulle condizioni di lavoro. 

Quando vide il film, si chiese come mai non fosse stata considerata per la parte principale, interpretata da Sally Hawkins, e le dissero che era troppo giovane in quel momento. Sulla chiusura anticipata del musical dice: “Il pubblico lo ama; è solo in un teatro troppo grande. E’ lo stato del teatro inglese del momento dove la gente preferisce vedere allegramente The Phantom of the Opera quattro volte al prezzo minimo ma non va a vedere i nuovi lavori perché è spaventata e non supporta i nuovi lavori. Penso che il nostro show sarebbe durato se fosse stato in un teatro leggermente più piccolo. Quel teatro è grande con 1400 posti.” 

La pressione sul attrice era tanto più grande in quanto la commercializzazione dello spettacolo è centrato su di lei, qualcosa che pensa che i produttori non abbiano provato a pensato correttamente. “Mi ricordo di aver detto: ‘Oh Dio, non riuscirò a vendere questo teatro.’ Ho fatto una prenotazione per il pranzo di oggi con il mio nome ed erano, come, chi? Va bene”.

Si avverte della modestia in questo aneddoto. Eppure Arterton ha perso ruoli grazie alla sua mancanza di star power. “C’è stato un film che è uscito ora, quindi ne posso parlare: Under the Skin. Dovevo essere io a farlo, ma loro non hanno voluto finanziarlo con me. Jonathan [Glazer] mi ha chiamato e detto, ‘Ci ho provato, ma hanno bisogno di qualcuno veramente famoso come protagonista.'”

L’ha accettato; e il film, che Arterton ama, è stato finalmente realizzato con Scarlett Johansson come protagonista. Lei dice che il suo obiettivo è la longevità. “Devo fare buoni lavori. Penso che la lunga vita vada contro di te [facendo ruoli da ragazza carina]. Questo potrebbe durare per 10 anni, ma io voglio lavorare anche quando avrò 70 e 80 anni. Non voglio arrivare improvvisamente ai 40 ed essere tipo, oh, ho fatto solo questi ruoli da ragazza carina.”

Ma non è necessariamente il caso che la perdita di Hollywood sia il guadagno della Gran Bretagna. Arterton ha fatto Gemma Bovery, un adattamento francese alla graphic novel di Posy Simmonds liberamente ispirato da Madame Bovary di Flaubert. Simmonds ha anche scritto la graphic novel Tamara Drewe, indicativamente basato sul romanzo di Hardy Via dalla pazza folla e Arterton vede entrambi i personaggi come anti eroine.
Ha parlato sul recitare in altre lingue: “Ho dovuto imparare il francese e per me ha creato questo strano tipo di disconnessione perché c’è sempre un interruttore azionato nella mia mente e quindi non sei mai in silenzio al momento. Così, quasi Bovariano.”

Ora il suo francese è fluente. Questo è in parte perché sul set di Bovery ha incontrato il suo ragazzo, Franklin Ohanessian, che ha lavorato come assistente alla regia del film. E’ stata fotografata meno con lui di quanto non lo sia stata durante i tre anni di matrimonio con il consulente di moda Stefano Catelli, con cui ha divorziato nel 2013.

Ora ha un agente francese, e sembra abbia preso il modo di vivere delle celebrità che operano a Parigi. “Non ci sono posti privilegiati in Francia. Non c’è nulla da nascondere. Qui [in Gran Bretagna] creiamo una divisione. C’è più invidia, quindi c’è più bisogno di sapere cosa sta succedendo nella vita delle celebrità. La cultura sulla celebrità qui è qualcosa per cui ho lottato ma ti ritrovi nella stessa cultura anche se non vuoi farne parte. In Francia ti gestisci molto di più; gli attori conoscono i giornalisti. Penso che il Regno Unito stia copiando anche troppo l’America.”

Lei recentemente ha avuto una cena con Isabelle Huppert, che le ha dato il suo parere sul film francese [Gemma Bovery]. E la notte prima del loro incontro, Arterton ha detto, “Ho sognato che indossavo un abito di David Bowie [un altro dei suoi eroi] e che tu premevi un bottone e improvvisamente uscivano fuori le ali, con glitter e bolle ed eccetera. “Se dovessi incontrarlo, ha detto, penso sarebbe una delle poche volte che rimarrei senza parole.”

Traduzione a opera di Gemma Arterton Italia
vietato prendere anche in parte
 
 
Post Views: 600
18 Marzo 2015 0 comment
1 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
News

Ecco il trailer della commedia horror ‘The Voices’

by Gian 7 Gennaio 2015

Presentato lo scorso anno al Sundance Film Festival, la commedia horror “The Voices” ha ricevuto subito delle ottime critiche. Nel Marzo 2014 è uscita la grande notizia dell’acquisto dei diritti americani da parte della famosa casa di distribuzione Lionsgate, la stessa della saga di “Saw”, “Hunger Games”, “American Psycho” e molti altri, poi non abbiamo saputo più niente. Qualche settimana fa sono cominciate a uscire le prime date d’uscita in tutto il Mondo: Lituania il 23 Gennaio, Estonia, India e USA il 6 Febbraio, in Germania il 12 Febbraio, Polonia il 13 Febbraio, Svezia il 20 Febbraio, Portogallo il 26 Febbraio, Francia l’11 Marzo e infine il 20 Marzo per il Regno Unito. L’Italia sembra non aver ancora acquistato i diritti del film. 

Parliamo un pò della storia: Jerry (Ryan Reynolds) è un uomo positivo con una zuccherosa visione del mondo. Lavora in una fabbrica di vasche da bagno ed è malato mentalmente. Ha evitato di prendere i farmaci anti-psicotici che gli sono stati prescritti e ha delle allucinazioni in cui il gatto lo accusa di essere un serial killer, mentre il cane litiga con il gatto insistendo nel dire che è buono. Quando Jerry in maniera riluttante torna a prendere di nuovo i farmaci comincia a sperimentare brevi momenti di lucidità nei quali realizza che la realtà della sua vita è molto più violenta di quanto egli stesso la abbia mai percepita. L’uomo uccide
accidentalmente una donna attraente della contabilità (Gemma Arterton) cercando di coprire in fretta le tracce. Jerry è fuori dalla portata delle buone influenze della psichiatra Dr. Warren (Jacki Weaver) e di Lisa (Anna Kendrick), l’unica donna che abbia veramente amato. Troverà la salvezza in un mondo di violenza.

Proprio ora è uscito il primo trailer del film che potete trovare in fondo all’articolo! “The Voices” segna il debutto in lingua inglese della regista franco-iraniana Marjane Satrapi (“Persepolis”).

Il film ha vinto i premi più prestigiosi de “L’Etrange Festival” di Parigi: the Canal+ Nouveau Genre Award e Audience Award. 

https://www.youtube.com/watch?v=3hQpV9Q0A7E

 

In attesa di sapere altro visitate la fanpage italiana dedicata ad Anna Kendrick andando qui
Traduzione della sinossi a opera di Gemma Arterton Italia. Creditate la risorsa se la prendete.

 
Gianluca “Gian” Ercoli
Si ringrazia Gina Carlini
Post Views: 346
7 Gennaio 2015 0 comment
0 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
Recensioni

The Voices, quando il mandante è il tuo gatto

by Gian 7 Gennaio 2015

Jerry è un uomo positivo con una zuccherosa visione del mondo. Lavora in una fabbrica di vasche da bagno ed è malato mentalmente. Ha delle allucinazioni in cui il gatto lo accusa di essere un serial killer, mentre il cane litiga insiste nel dire che è buono.  L’uomo uccide accidentalmente una donna attraente della contabilità cercando di coprire in fretta le tracce e da lì la situazione degenera sempre di più

Girato nel 2013 e presentato lo scorso anno al Sundance Film Festival, ottenendo delle critiche entusiastiche, è uscito solo ieri “The Voices” nelle sale americane e in on demand! 

Questa commedia horror con qualche punta di dramma segna il debutto in lingua inglese della fumettista, sceneggiatrice e illustratrice iraniana Marjane Satrapi, la quale presenta la storia di un uomo pazzo che non accetta di essere malato. Jerry è un tipo solitario che ha solo i suoi due animali domestici a fargli compagnia, un disadattato il quale porta sulle spalle dei traumi e delle ferite mai curate.

Ryan Reynolds e i suoi animali domestici

Lo spettatore sembra quasi giustificare e comprendere il protagonista specialmente quando vediamo come sia veramente la vita di Jerry quando smette di prendere i farmaci: casa piena di muffa e putrida, gli animali non parlano e nel freezer la testa di Fiona (Arterton) è in putrefazione invece di essere un’adorabile chiacchierona. La sua vita senza farmaci è colorata, piena di amici mentre se si cura si scontra con la realtà degradante… Jerry non è sincero con la psichiatra che non lo può aiutare fino a quando la situazione diventa ingestibile e ammette di essere malato. Ottimo il disegno degli animali domestici: Mr.Whiskers, il gatto, è sboccato e vendicativo mentre Bosco è il classico cane fedele e coccolone. Analisi riuscita!

“The Voices” è un film che riesce a fare una cosa che non capita molto spesso, stupire! E’ una commedia horror grandiosa sotto ogni singolo punto di vista. 

Si capisce il tocco della Satrapi già nelle illustrazioni dei titoli di testa e dimostra di essere un’ottima regista: si trova perfettamente a suo agio, originale e con pathos che omaggia il grande Alfred Hitchcock in diversi punti. Jerry sembra il Norman Bates del nuovo millennio! Nelle scene più macabre, fatta eccezione dell’omicidio di Fiona, sceglie di non mostrare lasciando l’attenzione sul volto del protagonista e sul sonoro risultando molto efficace. Il non vedere spesso è più tagliente del mostrare! La sceneggiatura è solida, senza buchi e originalissima mentre la colonna sonora bellissima. 

Gemma Arterton è Fiona

E’ un film che contiene ogni genere: commedia, horror, dramma e anche musical senza ignorare la fiaba; è impossibile non pensare a Biancaneve nella scena dove Jerry torna a prendere il cadavere di Fiona, distesa tra i fiorellini, con capelli neri e la pelle bianca come la neve. 

Ryan Reynolds non è mai stato così bravo e intenso! Lo avevamo già adorato nel thriller claustrofobico “Buried – Sepolto”, ma poi si era cimentato in ruoli da commedia che lo limitavano. Una performance degna di award season! Ottima Gemma Arterton in un ruolo principalmente comico. Geniale la scelta di prendere una delle attrici più belle al Mondo e lasciarla recitare solo con la testa. Sono lontani i ruoli degli inizi che non la valorizzavano! Si conferma un’attrice estremamente camaleontica e versatile, risultando credibili in ogni genere. Bravissima Anna Kendrick, attrice intelligente che ha scelto sempre con cura i suoi lavori, molto intensa nella parte drammatica mentre Jacki Weaver è una garanzia!

Gemma Arterton e Ryan Reynolds

Splendido “The Voices” che non deluderà gli amanti del genere! Un film originalissimo con momenti di pathos, divertente e assolutamente pazzo.

Grandioso debutto in lingua inglese per la regista, che promette grandi cose.  Il film ha vinto i premi più prestigiosi, meritatissimi, sia all’Etrange Festival di Parigi che al Festival International du Film Fantastique de Gérardmer. Per me già grande cult!

 

Post Views: 635
7 Gennaio 2015 0 comment
0 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail

Gemma Arterton Italia

Tags:

anand tucker bill nighy biopic black narcissus chanya button colin firth curtain call daniel bruhl disney disney plus dominic savage dusty springfield gemma arterton intervista josie rourke kill the light kingsman la storia dell'amore lone scherfig luke evans made in dagenham matthew vaughn netflix paddy considine patrick marber quantum of solace ralph fiennes recensione rhys ifans rory keenan rupert everett saint joan sam claflin serie tv so much love star summerland teatro the escape the king's man the kings man the voices virginia woolf vita and virginia vita sackville-west

Articoli recenti

  • Gemma Arterton sull’essere protagonista e produttrice della serie tv “Funny Woman”
  • Cestinato il biopic su Dusty Springfield con Gemma Arterton
  • Giorni d’estate, meraviglioso balsamo per l’anima
  • Grandi new entry e nuovo titolo per ‘Kill the Light’ con Gemma Arterton
  • Al via le riprese di Kill the Light con Gemma Arterton e Simon Russell Beale

Commenti recenti

    About Me

    About Me

    Writer & Reader

    Gian

    Teniamoci in contatto

    Facebook Twitter Instagram Email Rss

    Newsletter

    Subscribe my Newsletter for new blog posts, tips & new photos. Let's stay updated!

    Recent Posts

    • Gemma Arterton sull’essere protagonista e produttrice della serie tv “Funny Woman”

      7 Febbraio 2023
    • Cestinato il biopic su Dusty Springfield con Gemma Arterton

      29 Novembre 2022
    • Giorni d’estate, meraviglioso balsamo per l’anima

      24 Agosto 2022
    • Grandi new entry e nuovo titolo per ‘Kill the Light’ con Gemma Arterton

      27 Giugno 2022
    • Al via le riprese di Kill the Light con Gemma Arterton e Simon Russell Beale

      20 Giugno 2022

    Categories

    • Interviste (21)
    • News (70)
    • Recensioni (31)

    About me

    about me and Gemma Arterton

    Gemma Arterton Italia nasce nel Maggio 2013 su Facebook e nel corso degli anni approda anche non solo qui, ma su instagram e Twitter.

    Pagina di riferimento per i fan di tutto il Mondo, il fondatore e amministratore Gian ha incontrato tre volte Gemma Arterton nel corso degli anni parlandole anche di questa pagina.

    Buona permanenza!


    Gemma Arterton Italia was born in May 2013 on Facebook and over the years has also landed not only here, but on instagram and Twitter.

    Reference page for fans from all over the world, the founder and administrator Gian has met Gemma Arterton three times over the years also talking to her about this.

    Good stay!

    Popular Posts

    • 1

      Meeting Gemma: Saint Joan

      30 Gennaio 2017
    • 2

      Raccolta fondi per The Cunning, corto sulla stregoneria

      29 Novembre 2020
    • 3

      Raccolta fondi per The Cunning, we are the champions!

      23 Dicembre 2020

    Newsletter

    Subscribe my Newsletter for new blog posts, tips & new photos. Let's stay updated!

    • Facebook
    • Instagram
    • Email

    @2020 - Crafted with passion by VFD


    Back To Top
    Gemma Arterton Italia
    • Biografia
    • Carriera
    • News
    • Interviste