• Biografia
  • Carriera
  • News
  • Interviste
Gemma Arterton Italia
Gemma Arterton Italia
Tag:

serie tv

Interviste

Gemma Arterton sull’essere protagonista e produttrice della serie tv “Funny Woman”

by Gian 7 Febbraio 2023

Gemma Arterton parla con Variety della sua nuova serie tv "Funny Woman", dal 24 Febbraio su Sky Serie e NOW

Nel suo ultimo progetto televisivo, “Funny Woman”, Gemma Arterton interpreta una reginetta di bellezza che diventa regina della commedia al culmine degli anni ’60.

Basato sul libro “Funny Girl” di Nick Hornby e adattato per lo schermo dalla scrittrice e comica Morwenna Banks (“Slow Horses”), “Funny Woman” racconta la storia di Barbara (interpretata da Arterton) che, dopo aver vinto il titolo di Miss Blackpool, si reca a Londra in cerca di fortuna. Lì si ritrova a passare alla commedia prima di ottenere il ruolo principale in una sitcom di successo.

La serie, di cui Arterton è anche produttore esecutivo, esplora gli stereotipi, il femminismo, il cambiamento di classe sociale. “Abbiamo attraversato la nostra serie, questa cosa di ‘Beh, non puoi essere divertente e attraente’, che è un’idea obsoleta ora, specialmente negli ultimi 10 anni, ma non lo è stata per molto molto tempo”, dice Arterton. “[La società] ha messo le donne in scatole del genere.”

Gemma Arterton nella serie "Funny Woman"

Il libro di Hornby, sebbene finzione, è stato ispirato da eventi reali e persone reali. “L’ho incontrato durante le riprese e gli ho detto: ‘Allora da dove viene il romanzo?'”, ricorda. “E ha detto che aveva parlato con un’attrice che era molto affascinante ma è anche molto, molto divertente e nessuno lo sapeva, perché non le era mai stata data l’opportunità di esplorare quel lato. Ha detto che voleva scrivere qualcosa che potesse dare vita alla donna divertente.

Come sei stata coinvolta in “Funny Woman”?


Allora, è stata una situazione un po’ strana. Io con la mia società di produzione, Rebel Park Productions, abbiamo letto il libro quando è uscito, lo abbiamo adorato e abbiamo cercato di ottenere i diritti per trasformarlo in un film o una serie TV o qualcosa del genere. Ma erano già stati acquistati da quest’altra società di produzione chiamata Potboiler. Quindi ci siamo detti, “Oh okay, lasciamo stare.” E poi tre anni dopo, o qualcosa del genere, mi è stato inviato l’episodio pilota da Potboiler, e mi hanno detto: “Ti piacerebbe interpretare Barbara, e salire a bordo e co-produrlo con noi?” Ero tipo “Questo è pazzesco”. È stato davvero fortuito ed è stato un gioco da ragazzi, perché ovviamente amavo comunque la storia, ma quello che avevano fatto, convincere Morwenna Banks a scriverla, è stato geniale perché è così perfetta per questo progetto. È cresciuta nella commedia, ha lavorato nella commedia per tutta la sua vita. È una specie di Barbara in un certo senso.

Cosa ti ha attratto del progetto?


Prima di tutto, il personaggio di Barbara […] Mi lego molto con lei. È un personaggio che forse le persone non si aspetterebbero che io interpreti perché pensano che io interpreti tutte queste donne pudiche e severe, ma non sono affatto così, sono davvero, davvero sciocca. Amo essere divertente e amo far ridere la gente. E lei proviene da un background della classe operaia e tutte queste altre cose che attraversano la serie, sulla classe e tutto il resto. Sono sempre attratta da cose che mostrano il dietro le quinte, sai, la stanza degli scrittori e come sono fatte le cose. Tutte le mie scene preferite nel libro e nella nostra serie sono state quando hanno inventato questa [sitcom] e l’hanno creata.

Gli [anni Sessanta] sono decisamente il mio periodo preferito; c’erano così tante cose in quel momento che stavano rivoluzionando quello che era successo prima ed è stato un momento davvero emozionante . Quindi sembrava una cosa davvero divertente da esplorare.

"Funny Woman" uscirà nel Regno Unito su Sky Max e NOW dal 9 Febbraio

Com’è stata l’esperienza di avere quell’input dietro le quinte come produttrice?


È ottimo. Quando sei un’attrice, arrivi alla fine di un lungo processo che va avanti da anni e dai per scontato quanto lavoro è stato fatto per portare un progetto al punto in cui lo stanno girando. Voglio dire, a volte ci vogliono anni e anni e anni e molti contraccolpi e cambi di sceneggiatori o cambi di registi, qualunque esso sia. Ma [produrre] è davvero soddisfacente e quello che amo davvero è mettere insieme i progetti e pensare al team, che sia dietro le quinte, quindi lo scenografo, il direttore della fotografia, il costumista, tutto il resto, e poi il cast e la messa in scena tutto insieme. Senti che stai realizzando un lavoro che è quello che hai immaginato. A volte ho faticato a vedere un film se non l’ho prodotto e dire: “Oh, l’avrei fatto diversamente”. Mi sento decisamente come con “Funny Woman” – tutte le decisioni creative – abbiamo davvero, davvero pensato a tutto, e sembra proprio che quello che vedi sia ciò che intendevamo.

Che tipo di preparazione hai fatto per interpretare Barbara?


Poiché lo sviluppiamo da anni, ho fatto un sacco di preparazione per molto tempo. Ma una delle cose più importanti che ho fatto è stato un seminario di clownerie […] Ho iniziato a fare teatro fisico, è da lì che vengo, davvero, è quello che mi ha fatto desiderare di diventare un’attrice. Quindi ho sempre amato il tipo di ideazione e, sai, giocare e cose del genere. E abbiamo fatto questo seminario per una settimana in cui indossavo solo un naso rosso e stavo trovando il mio pagliaccio interiore. Ma è stato davvero, davvero utile. E ci sono scene in “Funny Woman” in cui so di aver messo il naso metaforico. Non puoi vederlo ma lo indosso e questo è stato davvero utile. Morwenna è un’esperta di donne nella commedia. Ha letteralmente scritto libri sulle donne nella commedia e mi ha dato un sacco di cose. È una fonte di conoscenza in questo particolare argomento.

[Anche] guardare molto la commedia. Lucille Ball è l’idolo di Barbara e crescendo non avevo visto “I Love Lucy” e niente di Lucille Ball. Così ho comprato un cofanetto “I Love Lucy”. L’ho visto e questo mi ha aiutato davvero a capire molto la fisicità del suo stile comico e di molta commedia di quel periodo.

Gemma Arterton in "Funny Woman"

Cosa significava indossare un naso rosso che ha cambiato il modo in cui ti muovevi e le tue emozioni?


Beh, è come una maschera. Non appena lo metti succede qualcos’altro. È strano. Quindi potresti fare esercizi con altre maschere, e io ho indossato nasi diversi e ho indossato maschere e cose diverse. Ma il rossore, non lo so, c’è qualcosa che trovi… questa sorta di innocenza e apertura al mondo e questa è la cosa del clown, credo. C’è un’innocenza che dovevamo trovare. Mi sentivo come se si sarebbe messa nei guai molto spesso, molto incline agli incidenti, incappando in cose. C’è stato un giorno in cui mi sono davvero schiantata contro una porta e sono quasi caduta.

È complicato filmare uno spettacolo drammatico sulla commedia?


Siamo stati davvero coinvolti in questo perché ovviamente c’è “divertente” nel titolo e contiene una commedia, ma non è davvero [una commedia]. Direi che ovviamente ha momenti divertenti, ma ci sono anche molti momenti drammatici e questioni importanti e cose del genere. Ero più preoccupata per il lato comico perché per me era una cosa nuova che non avevo [fatto prima]. Mi sentivo come se tutte le altre cose fossero  drammatiche, posso farlo. Non è stato difficile filmare qualcosa sulla commedia. Penso che probabilmente sia perché Morwenna è una scrittrice straordinaria ed era tutto nella sceneggiatura e non dovevamo preoccuparci troppo. Aveva davvero un buon equilibrio, credo, tra i momenti comici e quando avevano bisogno di atterrare per raccontare poi altre cose.

Tu reciti e produci: ti piacerebbe anche dirigere un giorno?


È sicuramente qualcosa che sento che farò. Si tratta solo di impegno. Trovo difficile impegnarmi in qualcosa per così tanto tempo e con la regia, devi impegnarti. Come attrice, entri, lo fai, e poi te ne dimentichi per due anni, e poi esce di nuovo. Mentre con la regia, ci convivi finché non esce. Quindi penso che dovrà essere qualcosa che amo davvero, in cui credo davvero, e che non mi è ancora arrivato. E ho pensato anche alla regia teatrale. Forse inizierò da lì.

"Funny Woman" uscirà da noi su Sky Serie e NOW da Venerdì 24 Febbraio

C’è un ruolo che ti piacerebbe davvero interpretare un giorno che non hai ancora avuto l’opportunità di interpretare?


Non credo. Ancora una volta, ho amiche che dicono: “Interpreterò Medea, interpreterò Lady Macbeth” e non ce l’ho. Non so perché. Forse sono solo una fata in aria o qualcosa del genere, ma mi diverto molto a vedere cosa succede. In realtà, stranamente, è più come se leggessi un libro e dicessi: “Oh, se mai lo trasformeranno in un film, voglio interpretare quella parte”. Di solito è quello.

A parte “The King’s Man”, sembra che tu abbia scelto un po’ più di progetti indipendenti negli ultimi anni. Questa percezione è corretta?


Sì, penso che sia solo una specie di quello che sta arrivando anche a me. Ho lavorato sulle mie cose che ho prodotto o che sono arrivate da me. Ho prodotto esecutivamente un paio di cose come “The Escape” e “Vita and Virginia”. Quindi queste sono cose su cui ho lavorato da sola. Ieri stavo parlando con un regista con cui ho lavorato, è tipo “Dovresti essere in America a fare tutte queste cose”. [Ma] non ho intenzione di inseguire nulla. Sento solo che se arriverà, arriverà. Sono un po’ sopra quel trambusto e cose del genere. E sono contenta del lavoro che sto facendo. Per la maggior parte mi sento bene piuttosto che rabbrividire ogni volta che esce qualcosa. Mi sento come se sì, è più piccolo, ma è più soddisfacente per me dal punto di vista creativo. Ma allo stesso tempo, non sono altezzosa per le cose più grandi e brillanti. È solo che ti viene presentato ciò che ti viene presentato.

Adattamento dell’intervista rilasciata da Variety il 6 Febbraio 2023

“Funny Woman” uscirà in Italia su Sky Serie e in streaming su NOW da Venerdì 24 Febbraio

 

Post Views: 151
7 Febbraio 2023 0 comment
0 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
News

Gemma Arterton protagonista della serie Funny Girl da Nick Hornby

by Gian 23 Luglio 2021

Sky sta adattando il romanzo Funny Girl di Nick Hornby per la televisione con Gemma Arterton come protagonista

Gemma Arterton sarà protagonista dell’adattamento di Sky del romanzo Funny Girl scritto da Nick Hornby, come rivela in esclusiva British Comedy Guide.

Ambientato in una storia alternativa dell’intrattenimento leggero britannico in cui la nazione si innamora di Sophie Straw, una figura simile a Lucille Ball, il romanzo del 2014 presenta anche due scrittori ossessionati da Tony Hancock, Tony e Bill, con il trio disegnato insieme per fare un pilota di sitcom negli anni ’60.

Adattato dalla star di Absolutely Morwenna Banks, i cui crediti di scrittura includono Damned, Up The Women e Ruddy Hell! It’s Harry & Paul, sono stati ordinati episodi della durata totale di sei ore.

Alla regia c’è Oliver Parker, che in precedenza ha lavorato con la Arterton nella rinnovata serie di film di St. Trinian’s, e il cui curriculum include film come Johnny English – La rinascita, ma anche Othello con Kenneth Branagh e Un marito ideale con Rupert Everett, Julianne Moore e Cate Blanchett.

Gemma Arterton nello spettacolo Walden

Funny Girl è prodotto da Potboiler Television (L’ultimo re di Scozia, Generation Kill). La società di produzione ha regolarmente collaborato ed è di proprietà di Lionsgate, i co-finanziatori di Damned.

Le precedenti incursioni di Gemma Arterton nella commedia televisiva includono un episodio del 2014 di Inside No. 9; interpretando l’adulta Jessica Spencer in uno speciale Some Mothers Do ‘Ave ‘Em del 2016 per Sport Relief e, più recentemente, nel ruolo di Marilyn Monroe, al fianco di James Purefoy nei panni del regista Billy Wilder, in un episodio per Sky Arts di Urban Myth nel 2018 sulla realizzazione della classica commedia hollywoodiana A qualcuno piace caldo.

Il canale rivale Amazon Prime ha riscosso un enorme successo con La fantastica signora Maisel, serie pluripremiata ai Golden Globe e agli Emmy, ambientato tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 a New York e una rivisitazione alternativa, probabilmente femminista, della storia della commedia americana che prende in prestito dalla vita di Joan Rivers. Sky spera che Funny Girl attiri consensi simili per il suo racconto con sede in Gran Bretagna.

Il romanzo di Hornby inizia con Barbara Parker che vince Miss Blackpool nel 1964. Ma essendo cresciuta venerando Tony Hancock, Morecambe & Wise, Phil Silvers e, soprattutto, Lucille Ball, la decana delle sitcom statunitensi negli anni ’50 e ’60, Parker rifiuta la vita da reginetta di bellezza e si trasferisce a Londra.

Lavorando al bancone dei cosmetici di un grande magazzino, incontra un agente teatrale che le fa fare un’audizione per un pilot di una sitcom della BBC basato sulla vita domestica di una coppia di sposini novelli, Barbara (e Jim), e si prepara per la celebrità ribattezzandosi Sophie Straw.

Tornando all’epoca della pubblicazione del romanzo, The Observer definì Funny Girl “un inno all’età d’oro dell’intrattenimento leggero”, pur osservando che “sembra che abbia un film in attesa, desideroso di scrollarsi di dosso i vincoli formali del romanzo”.

Il comico Viv Groskop nel frattempo, recensendo su The Independent, l’ha dichiarata “un’idea irritantemente geniale”. È interessante notare che ha aggiunto di aver intervistato Hornby sul libro. Chiedendogli chi avesse in mente di interpretare Sophie Straw sullo schermo, ha risposto: “Dovrebbe essere una sconosciuta di 21 anni”.

Si conferma, quindi, l’amore di Gemma Arterton per la televisione dopo il successo della miniserie drammatica Narciso Nero, da qualche mese disponibile in Italia su Star di Disney+.

Fonte: British Comedy Guide

Post Views: 1.881
23 Luglio 2021 0 comment
0 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
Recensioni

Narciso Nero, diamante d’autorialità e tentazione – La recensione

by Gian 14 Aprile 2021

Più come film tv a capitoli che mini-serie, “Narciso Nero” è un bellissimo prodotto di grande autorialità.

Sorella Clodagh è una delle suore mandate a convertire un remoto harem sulla scogliera noto come “Casa delle Donne” in un convento. Le sorelle troveranno diversi problemi, dalle difficoltà materiali alla diffidenza locale, ma anche le tentazioni della carne. Complici l’isolamento e le influenze maschili, questa tensione scoppierà facendo danni irreparabili.

Uscito lo scorso anno in America su FX e Hulu, arriva questo Venerdì su Star di Disney+ “Narciso Nero”, trasposizione televisiva del romanzo omonimo di Rumer Godden del 1939, precedentemente portato sul grande schermo nel 1947. Inutile, quindi, fare paragoni tra i due lavori vista la differente destinazione e durata.

Allo stesso tempo questa nuova versione è più un film tv a capitoli che una mini-serie, infatti è stata trasmessa interamente in un’unica sera e arriverà su Star – come serie Star Original – proprio in un unico blocco, senza aspettare di settimana in settimana le altre puntate. Sembra di vedere un lungo film d’autore di Terrence Malick, una storia dove è molto importante il dialogo, le immagini e gli scenari.

Scenografia e fotografia da applausi

 

Sicuramente “Narciso Nero” (Black Narcissus) è il prodotto più autoriale, almeno per gli ultimi due anni, sfornato da FX in collaborazione con BBC. La storia scorre, non annoia e si viene subito ipnotizzati da quel palazzo, come le suore che mettono in dubbio la propria fede trovandosi a tirare fuori i propri scheletri dagli armadi. Quindi non è il classico prodotto mainstream per tutti i palati. Anzi, sembra quasi un prodotto figlio dell’epoca in cui è ambientato, ma non per questo non si empatizza con i personaggi della storia. Tutti lottiamo con i nostri demoni che cerchiamo di zittire inutilmente ogni giorno.

Sublime la fotografia della regista Charlotte Bruus Christensen, sicuramente la più bella vista quest’anno in un prodotto cinematografico. Si vede la sua provenienza come direttrice della fotografia, tra cui i grandi film Il sospetto, Via dalla pazza folla di Vinterberg e il cult A Quiet Place – Un posto tranquillo. Qui c’è grande importanza ai contrasti tra luce e ombra, sensuali e sensazionali sovrapposizioni di colore come segni premonitori. Sembra di vedere una tavolozza in continuo movimento!

La magnifica scenografia fa da tela a questo eccellente lavoro di fotografia e direzione con una scrittura che dà molta attenzione alla caratterizzazione dei personaggi e alle vicende. Si va molto a fondo nelle situazioni, nella psiche dei personaggi e ci si rimane ipnotizzati con un crescendo di capitolo in capitolo fino al finale che sembra trasformarsi in una ghost story à la Haunting of Hill House.

Le sorelle in preghiera

 

Anche se ci sono più dialoghi che azione, “Narciso Nero” (Black Narcissus) non annoia visto che non ha mai un tempo morto e non perde mai il nocciolo della vicenda da sviscerare. Bellissimo poi questo erotismo che si sente nell’aria, ma che non si palesa pienamente se non con estrema delicatezza, ma anche curiosità, un po’ come in Lezioni di piano di Jane Campion.

Gemma Arterton è una sublime protagonista nei panni di sorella Clodagh, molto attenta nel dare tutte le sfumature, e contraddizioni, della giovane donna dal triste passato. Una performance emozionante, commovente e mai fuori luogo. Con un personaggio del genere si rischia l’overacting, ma non è assolutamente il suo caso, così completamente immersa nel suo difficile personaggio che cerca di dimenticare chi è stata e le sue tentazioni, anche flagellandosi. Superba in una prova attoriale che rimarrà nel tempo come successo con Audrey Hepburn nel capolavoro Storia di una monaca, senza scomodare la Kerr che ha interpretato Clodagh nella trasposizione cinematografica degli anni ’40.

Gemma Arterton è sorella Clodagh

 

Non è da meno la giovane Aisling Franciosi nei panni di sorella Ruth, un talento pazzesco, feroce come una tigre e tremendamente carismatica. Ottimi i comprimari come Rosie Cavaliero, il grande Jim Broadbent, Patsy Ferran, Nila Aalia e Diana Rigg nella sua ultima performance televisiva prima della sua scomparsa (emozionante la dedica a lei alla fine della terza puntata). Impeccabile e perfetto Alessandro Nivola nei panni di Mr. Dean, affascinante e perfetto diavolo tentatore (involontario), il quale ha una bellissima chimica con la Arterton. Il Premio Oscar Anne Dudley è ciliegina sulla torta con la sua colonna sonora suggestiva, senza dimenticare anche il montaggio notevole specialmente quando si viaggia nei ricordi di sorella Clodagh.

Imperdibile “Narciso Nero” perché è veramente un eccellente prodotto che ricorda il cinema malickiano, tanta è l’attenzione per la scenografia, fotografia e dialoghi. Completamente conquistato!

Post Views: 1.666
14 Aprile 2021 0 comment
3 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
Recensioni

Safer at Home, la violenza domestica durante il lockdown

by Gian 15 Dicembre 2020

Durante il primo lockdown la BBC ebbe la brillante idea di produrre degli spettacoli originali casalinghi interpretati da artisti britannici. Tutte le sfaccettature del lockdown, senza tanti giri. Il nome della serie? Unprecedented: Real Time Theatre from a State of Isolation. Gemma Arterton è protagonista in uno di questi.

Ellie è una giovane donna incinta che sta facendo il lockdown con Mike, suo marito che la controlla in ogni spostamento. L’unica con cui parla su Skype è la sua suocera Betsy, che cercherà di aiutarla quando le cose prenderanno una brutta piega.

Safer at Home, secondo spettacolo della seconda puntata, è un titolo decisamente amaro. Un primo piano di vuota disperazione fa da prologo di questo eccellente racconto costruito in maniera magistrale. Un crescendo di tensione, il desiderio di aiutare questa povera donna che non può scappare da un marito violento.

Solo in Italia, da marzo a giugno 2020, il numero di richieste di aiuto per sé o per altri, arrivate al numero verde 1522 per la violenza e lo stalking sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2019 (+119%).

Gemma Arterton, Geraldine James e Rory Keenan

Quindi non è importante solo parlare di questo problema, ma come parlarne senza cadere nel patetico. Col fatto che si hanno a disposizione nemmeno dieci minuti il tutto è estremamente concentrato e ben presentato e sviluppato. La calma – apparente – dura poco e si cade subito in un profondo buco nero. La protagonista nelle poche situazioni in cui è sola va in primo piano, sembra quasi cercare aiuto oltre lo schermo come se fosse a una finestra. Costruire tutto questo solo con le schermate di Skype non è per niente facile.

Teso e claustrofobico, Safer at Home è un esempio di come fare grande cinema con pochi mezzi, ma tante idee – e talento.

Perché questa non è semplice televisione, ma Cinema con la C maiuscola. Un mockumentary atipico più spaventoso di horror. Eccellente la sceneggiatura di Anna Maloney e notevole la regia di Brian Hill con un sapiente crescendo che sfocia nell’orrore. Tutto questo è di una potenza inaudita, lo spettatore viene preso alla gola e a fine visione rimane con una grande ansia e preoccupazione, come se si trattasse di un’amica preziosa. Safer at Home è un racconto necessario che deve essere mostrato ovunque per sensibilizzare sulla situazione.

Il primo piano di Gemma Arterton all’inizio di Safer at Home

Meravigliosamente intensa Gemma Arterton che divide per la prima volta lo schermo, dopo il palcoscenico, con suo marito Rory Keenan. Inutile dire che hanno una bellissima chimica e alchimia, anche se la storia che raccontano è tutto tranne rose e fiori. L’attrice inglese riesce a entrare nel cuore di chi guarda già solo con uno sguardo. Pazzesca interpretazione che non si dimentica, non le servono molte parole per capire come stia veramente. Chiude questo eccellente trio di interpreti Geraldine James, vista precedentemente in Alice in Wonderland e negli Sherlock Holmes di Guy Ritchie.

Un peccato che Unprecedented in Italia sia passato inosservato. Questi racconti vanno oltre la cultura inglese visto che parlano di problemi mondiali, che spesso rimangono silenti come le donne che subiscono violenza domestica.

Solo applausi per Safer at Home, eccellente pezzo di televisione che entra nel cuore e colpisce con estrema verità e grande gusto.

Post Views: 943
15 Dicembre 2020 0 comment
3 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
News

Nuova destinazione per il biopic su Dusty Springfield

by Gian 10 Dicembre 2020

Più di due anni fa era uscita la bellissima notizia che Gemma Arterton avrebbe interpretato la grande cantante Dusty Springfield nel biopic ‘So Much Love’ scritto e diretto dalla sceneggiatrice, candidata agli Oscar per Carol, Phyllis Nagy: Ne avevo parlato proprio qui!

Poi non se n’è saputo più niente fino a qualche mese fa, quando un giornalista chiese info a Gemma durante la promozione di Summerland. La dichiarazione è stata riportata dalla pagina ufficiale Facebook della cantante, che ho tradotto per voi.

La leggendaria cantante Dusty Springfield

 

Arterton ha detto: ‘Sì, è ancora in fase di sviluppo. Penso che stiamo prendendo una strada leggermente diversa con questo progetto perché abbiamo scoperto che Dusty Springfield è un’icona enorme nel Regno Unito, in Australia e in Sud Africa, ma al di fuori di questi e in particolare negli Stati Uniti, non è così conosciuta. Quindi stavamo un po’ lottando per convincere la gente a partecipare a un film su di lei. Quindi quello che abbiamo deciso di fare è creare più che altro uno show televisivo, come tre episodi o qualcosa del genere, di cui sono davvero felice, avendo appena realizzato un po’ di TV per la prima volta in 15 anni. Amo la quantità di tempo che possiamo trascorrere con i personaggi. Perché è un film biografico e anche se è un breve lasso di tempo nella sua vita su cui vogliamo concentrarci – quando ha realizzato (l’album) Dusty in Memphis che dura solo pochi anni nella sua vita – con un film hai un tempo limitato mentre con la TV possiamo davvero approfondire il personaggio. “So Much Love” è ancora vivo e sono ottimista sul fatto che ci arriveremo.’

Quindi continuiamo a vedere notizie positive all’orizzonte e speriamo che questo bellissimo progetto diventi realtà il prima possibile.

Post Views: 1.137
10 Dicembre 2020 0 comment
2 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
News

Gemma suora in crisi nella miniserie “Black Narcissus”

by Gian 18 Novembre 2020

Debutterà il prossimo Lunedì in America su FX la miniserie “Black Narcissus” prodotta da BBC e FX con protagonisti Gemma Arterton e Alessandro Nivola. Trasposizione televisiva del romanzo Narciso nero di Rumer Godden del 1939 e precedentemente portata sul grande schermo nel 1947 nell’omonimo film con Deborah Kerr. Un’opera coraggiosa visti i temi trattati e gli anni in cui è uscito.

Ma di che cosa parla Black Narcissus?

Gemma Arterton è sorella Clodagh, una delle suore mandate a convertire un remoto harem sulla scogliera noto come “Casa delle Donne” in un convento. Le sorelle troveranno diversi problemi, dalle difficoltà materiali alla diffidenza locale, ma anche le tentazioni della carne. Complici l’isolamento e le influenze maschili, questa tensione scoppierà facendo danni irreparabili.

La miniserie, composta da tre parti della durata di un film vero e proprio, permetterà di andare più a fondo nella storia e sarà più fedele al romanzo di partenza. Già vedendo il trailer si nota subito la grande carriera come direttrice della fotografia di Charlotte Bruus Christensen, al suo debutto come regista.

Il cast, oltre a Gemma Arterton, è composto da Alessandro Nivola (signor Dean), Aisling Franciosi (suor Ruth), Diana Rigg (madre Dorothea), Jim Broadbent (padre Roberts), Rosie Cavaliero (suor Briony), Karen Bryson (suor Philippa), Patsy Ferran (suor Blanche), Nila Aalia (Angu Ayah), Kulvinder Ghir (Toda Rai), Chaneil Kular (il generale Dilip Rai), Dipika Kunwar (Kanchi), Gina McKee (suor Adela), Soumil Malla (Joseph Anthony) e Gianni Gonsalves (Srimati Rai). Sì, avete letto bene! Nel cast c’è anche la grande Diana Rigg nella sua ultima performance televisiva prima della sua scomparsa del 10 Settembre scorso.

Quando uscirà da noi?

Se la serie, come scritto sopra, debutterà il prossimo Lunedì su FX e il giorno dopo sarà disponibile per i residenti americani su Hulu, è ancora sconosciuta l’uscita italiana. Che andrà su Sky come spesso capita con le altre produzioni FX e BBC? Probabile! Sicuramente sarete i primi a essere informati. Intanto godiamoci il trailer qui sotto.

 

Post Views: 543
18 Novembre 2020 0 comment
4 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
Recensioni

Marilyn Monroe and Billy Wilder, tensioni e disagi sul set di A qualcuno piace caldo

by Gian 13 Aprile 2018

Marilyn Monroe fa fatica a dire una battuta sul set di “A qualcuno piace caldo” esasperando il regista Billy Wilder.

Prima puntata della seconda stagione di “Urban Myths”, serie inglese di Sky Arts su storie e miti riguardanti personaggi famosi, “Marilyn Monroe and Billy Wilder – It’s Me, Sugar” tratta un evento realmente esistito. E’ noto che Marilyn abbia avuto problemi a memorizzare alcune sue battute, facendo perdere la pazienza al grande Wilder. Impiegò veramente 47 ciak per dire It’s Me, Sugar!

E’ decisamente sfizioso andare dietro le quinte di film che hanno fatto la storia e questo episodio è un impeccabile concentrato di comicità.

Si ride in continuazione, ma non si fa passare Marilyn come fenomeno da baraccone. Un dettaglio da non trascurare visto che in queste produzioni comiche su personaggi realmente esistiti c’è sempre il rischio di mancare di rispetto e di scivolare nella parodia.

Gemma Arterton e James Purefoy sono Marilyn Monroe e Billy Wilder

Anzi, qui traspaiono tutte le sue insicurezze, la paura di non essere all’altezza della situazione, il suo disagio, il suo rifugiarsi nell’alcol. Alla fine arriva il ritratto di una donna estremamente amata, ma terribilmente triste e sola.

Dai tempi comici pazzeschi, è impossibile non innamorarsi di questo episodio praticamente perfetto.

Si sfrutta al massimo ogni singolo secondo e intorno a questa battuta si presentano i vari legami di Marilyn partendo da suo marito Arthur Miller e continuando con la sua insegnante di recitazione Paula Strasberg – sua ancora di salvezza – senza dimenticare la sua relazione con Tony Curtis e la profonda stima per Jack Lemmon, che trovava l’uomo più divertente del mondo. Queste figure si alternano nel suo camerino tra studi sulla battuta, incitazioni e baci appassionati.

La solitudine di Marilyn Monroe

Eccezionale il cast capitanato da una Gemma Arterton radiosa nei panni di Marilyn. Divertita, ma estremamente rispettosa, eccelle nel mettere sempre un pizzico di malinconia anche nei momenti più comici. I suoi occhi spesso persi, pieni di disagio, che sente il peso di essere Diva e le aspettative che hanno gli altri. Ottimo il lavoro con la voce e col fisico, una performance esemplare che non va in secondo piano rispetto ad altri ritratti sull’attrice del passato. La Arterton dà prova di saper far molto ridere, il che è più difficile di saper emozionare.

Notevole la compagine attoriale che presenta James Purefoy come Billy Wilder, Dougray Scott come Arthur Miller, Alex Pettyfer come Tony Curtis e Adam Brody come Jack Lemmon. Tutti sono ottimi e sono riconoscibilissimi nei ruoli che interpretano!

Sean Foley, reduce dal suo debutto come regista nel divertentissimo Mindhorn, nasce come attore comico televisivo e sa come costruire, raccontare, sviluppare una storia lasciando anche il segno. Non è poco!

Alex Pettyfer e Adam Brody sono Tony Curtis e Jack Lemmon

Un peccato che si parli poco di questa puntata perché è un diamante splendente come il film di cui presenta il backstage e come le persone che ci gravitarono intorno. Il pubblico, onorato e divertito, si trova sul set del film imparando un aneddoto storico e interessante, ma non sbeffeggiando la grande Marilyn Monroe.

Post Views: 1.280
13 Aprile 2018 0 comment
0 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
Interviste

Gemma sarà presto Marilyn Monroe! [ESCLUSIVO]

by Gian 20 Dicembre 2017

Gemma Arterton era all’ European Film Festival di Les Arcs all’inizio di questa settimana per presentare il suo nuovo film, The Escape, un film indipendente britannico di Dominic Savage, recentemente selezionato al Toronto Film Festival. Quasi tutto improvvisato, Gemma Arterton interpreta una donna che si sente intrappolata dalla sua coppia e dalla sua famiglia, in cerca di una nuova vita, una bella fuga. The Escape sarà distribuito in Francia il prossimo 25 Aprile.  

In anteprima, ti invitiamo a scoprire un estratto dalla nostra intervista con l’attrice, intervista in cui ci rivela in esclusiva di aver recitato recentemente Marylin Monroe!  

AlloCiné: The Escape sembra essere un film piuttosto speciale, per te, sia nella sua produzione che in termini di recitazione …Gemma Arterton, attrice e produttrice:

Sì, è stato piuttosto straordinario per me. La maggior parte dei miei film finora erano molto sceneggiati, molto rigidi in termini di sceneggiatura. The Escape è il tipo di film che mi piace vedere. C’era un soggetto, un sentimento, una verità. Il modo in cui è stato realizzato il film è stato piuttosto strano. Ho incontrato Dominic Savage [il regista] molto tempo fa, 10 anni fa, penso. Mi aveva tenuto in un angolo della sua testa. Un giorno mi disse che voleva fare un film su una donna che si sente intrappolata, che vuole scappare, liberarsi. Questo argomento mi ha interessato molto. (…) Era la prima volta nella mia vita che lavoravo così. Ho davvero mostrato qualcosa di me stessa. È davvero un film diverso per me.  

È un ruolo forte in cui devi piangere, essere in uno stato di tristezza quasi permanente. Non deve essere ovvio …  

Sì, infatti, tutto dipende dal ruolo. Ad esempio, la scorsa settimana ho interpretato Marilyn Monroe in un film per la TV, una commedia. C’era una scena in cui dovevo piangere e non potevo, perché era una commedia. Ero nella pazzia tutto il tempo.   Ma per The Escape, questo è il modo in cui abbiamo girato. La camera era ancora su di noi e non si sa mai quando iniziava o si fermava. Ci sono anche molte scene che non sono nel film, in cui abbiamo esplorato le cose. Ti immergi davvero nel ruolo.   Era la prima volta nella mia vita che dovevo sperimentare la depressione. Non ne soffro io stesa, ma durante le riprese non mi sentivo bene. Ma allo stesso tempo non sono qualcuno che rimane in questo stato. È anche un lavoro. Ci sono stati momenti molto difficili per me, ma è stato anche divertente. (…)  

Sei un produttore di The Escape. Hai in programma anche di dirigere un giorno?  

Oh si! Sì, assolutamente. Ogni volta che sono su un set, guardo il regista. Ci penso. E con una sceneggiatura perché non sarò in grado di fare ciò che ha fatto Dominic Savage. Devi avere il film nella tua testa. Non ho la capacità di vedere nulla nella mia testa. Ma posso lavorare con comici, e soprattutto con il ritmo. Potrebbe essere una commedia.   Ma devo trovare la storia che voglio raccontare. Ho letto un libro l’altro giorno e mi sono innamorata, ma i diritti non sono disponibili. Questo è quello che mi piacerebbe fare. Riguarda le sorelle. È una commedia ma anche molto tragica e commovente.  

Quando ti abbiamo incontrato per Gemma Bovery 3 anni fa, ci hai detto che avevi un agente in Francia e che volevi continuare a girare in Francia. C’è stato Orpheline, ma mi chiedo se ci sono altre proposte..  

Sono in un periodo della mia vita in cui sto lavorando su qualcosa, è davvero fantastico. Non voglio lavorare per lavoro. Ora produco anche io Ho investito molto in questi progetti.   Mi è stato offerto un sacco di film in Francia, ma non mi hanno fatto davvero desiderare. Ma ci sono molti registi con cui mi piacerebbe lavorare. Ma vedremo! Sono abbastanza selettiva in questo momento. Adoro lavorare in Francia e penso che il cinema francese sia vicino sempre di più per i miei gusti. Ma ho ancora il mio agente francese.  

Puoi dirci di più su questo progetto di cui stavi parlando in cui interpreti Marilyn Monroe?  

Si chiama ‘It’s me, Sugar’. Riguarda il film A qualcuno piace caldo. Marilyn Monroe era in un periodo della sua vita davvero turbata. Ha preso un sacco di droghe, ha bevuto molto. Era la più grande star del mondo, aveva molta attenzione su di lei, molta pressione. Lei è eccezionale nel film. Ma c’è una scena, quando arriva alla porta, dice “Sono io, Sugar.” Ci sono voluti 47 ciak per realizzare questa scena. Il film parla di quel momento, la crisi che ha avuto. È divertente perché è stupido non riuscire a dire “Sono io, Sugar”. Ha fatto tutte le varianti. È anche tragico.   È un periodo cinematografico che adoro. Billy Wilder è uno dei miei registi preferiti. Ho sempre avuto un fascino per Marylin Monroe. Il regista è Sean Foley. Preferisce il teatro, la commedia di solito. Ma l’anno scorso ha fatto un film intitolato Mindhorn, una bizzarra commedia inglese. Era un comico prima. Trovo che i registi che hanno fatto la commedia prima siano migliori. È difficile fare una buona commedia, perché richiede ritmo. È davvero difficile.

 Ti piacerebbe fare un po ‘più di commedia? Quando ti vediamo, ridi molto, liberi una gioia di vivere, ti si addice bene per fare commedia, giusto?  

Assolutamente! Quest’anno mi sono detta che volevo fare un lavoro che dia gioia! Anche questo non è il caso di The Escape. In effetti, è piuttosto triste essere in Inghilterra in questo momento. Voglio fare cose più divertenti. Ieri ho parlato con Dominic Savage [il regista di The Escape] per fare un nuovo film insieme, con lo stesso metodo di lavoro, con l’improvvisazione. Ma per un progetto più gioioso, gioia. Lui ha acconsentito. Mi ha detto: “Penso che la prossima volta dovremmo fare un film divertente”. Perché quando improvvisi, come nel film The Escape, ci sono sempre ciak divertenti, ma non possiamo tenerli per questo film. Ci sono sempre catture inaspettate. Ma tengo d’occhio una commedia britannica molto grande il prossimo anno. Vedremo.

Gemma Arterton e Elizabeth Debicki in “Vita & Virginia”

Hai altri progetti in arrivo?  

Ho appena realizzato un film intitolato Vita & Virginia, che parla di Virginia Woolf e Vita Sackville-West. È un film che produco anch’io. Interpreto Vita Sackville-West. L’attrice australiana Elizabeth Debicki interpreta Virginia. Il film sarà pronto per i festival. C’è molto interesse, eccitazione per Virginia Woolf in tutto il mondo. Anche prima di girare il film, i festival ci chiedevano di aprire un festival. È bello ma c’è un po ‘di pressione! (ride)

Articolo originale: allocine

Post Views: 409
20 Dicembre 2017 0 comment
0 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail
Recensioni

Il romanzo di Amanda, quando entri nel tuo romanzo preferito di Jane Austen

by Gian 4 Aprile 2017

Amanda Prince, grande fan di Jane Austen, vive nei giorni nostri a Londra col suo ragazzo Michael fino a quando non trova Elizabeth Bennet, eroina di Orgoglio e Pregiudizio, nel suo bagno. Le due ragazze fanno a cambio di casa, catapultando la protagonista nel suo romanzo preferito.

Prodotta dall’emittente televisiva inglese ITV, Il romanzo di Amanda (Lost in Austen in lingua originale) è una miniserie in quattro puntate trasmessa nel 2008. Il The Times nel 2009 l’ha addirittura inserita tra le migliori serie del decennio e si capisce il perché.

Questa storia presenta il sogno di tutti noi: trovarsi nel nostro romanzo preferito.

E’ divertentissimo vedere questa simpatica sognatrice, fan sfegatata di Jane Austen, che si ritrova nel suo libro preferito la quale comincia, inavvertitamente, a cambiare le carte in tavola cercando poi di raddrizzare gli eventi, come un fantino che cerca di non far deragliare la carrozza. Sfiziosissimo se si conosce il romanzo, ma la visione scorre anche se non si è cultori del romanzo di partenza.

Jemima Rooper (a destra) è Amanda

La scrittura è arguta, ben fatta ed è una storia fantastica che non si dimentica. Non è un capolavoro, ma è indubbiamente un ottimo prodotto delizioso e geniale.

Britannicità all’ennesima potenza, prodotta ben prima che uscissero serie cult come The Crown, Downton Abbey e la fresca di uscita Bridgerton. Anche se la storia è conosciuta è comunque ben presente la tensione, la passione e i sospiri d’amore per chi segue.

Il romanzo di Amanda è una mini-serie veramente divertentissima, emozionante, eccezionale!

Più che buona la ricostruzione storica, con una bellissima scenografia ed eccellenti costumi, seguiti da una colonna sonora memorabile da sogno. Eccellente il cast, senza dubbio! Jemima Rooper è una simpaticissima protagonista ed è impeccabile nei panni della sognatrice Amanda. Semplicemente perfetti tutti gli altri come Elliot Cowan (Mr. Darcy), Hugh Bonneville (Mr. Bennet), Alex Kingston (Mrs. Bennet) e Morven Christie (Jane Bennett).

Gemma Arterton, Jemima Rooper e Elliot Cowan sono Elizabeth Bennet, Amanda e Mr. Darcy

Gemma Arterton è una meravigliosa Elizabeth Bennet, un ruolo che sembra scritto proprio per lei. Un peccato che sia presente solo in due episodi! Chiude questo cast da sogno Gugu Mbatha-Raw, allora agli inizi come la Arterton.

Il romanzo di Amanda è un gioiellino che va visto e amato, incondizionatamente. Tutto è deliziosamente al suo posto ed è proprio piacevole da vedere. Cult, in tutto e per tutto!
Post Views: 447
4 Aprile 2017 0 comment
0 FacebookTwitterLinkedinTumblrRedditStumbleuponTelegramLINEEmail

Gemma Arterton Italia

Tags:

anand tucker bill nighy biopic black narcissus chanya button colin firth curtain call daniel bruhl disney disney plus dominic savage dusty springfield gemma arterton intervista josie rourke kill the light kingsman la storia dell'amore lone scherfig luke evans made in dagenham matthew vaughn netflix paddy considine patrick marber quantum of solace ralph fiennes recensione rhys ifans rory keenan rupert everett saint joan sam claflin serie tv so much love star summerland teatro the escape the king's man the kings man the voices virginia woolf vita and virginia vita sackville-west

Articoli recenti

  • Gemma Arterton sull’essere protagonista e produttrice della serie tv “Funny Woman”
  • Cestinato il biopic su Dusty Springfield con Gemma Arterton
  • Giorni d’estate, meraviglioso balsamo per l’anima
  • Grandi new entry e nuovo titolo per ‘Kill the Light’ con Gemma Arterton
  • Al via le riprese di Kill the Light con Gemma Arterton e Simon Russell Beale

Commenti recenti

    About Me

    About Me

    Writer & Reader

    Gian

    Teniamoci in contatto

    Facebook Twitter Instagram Email Rss

    Newsletter

    Subscribe my Newsletter for new blog posts, tips & new photos. Let's stay updated!

    Recent Posts

    • Gemma Arterton sull’essere protagonista e produttrice della serie tv “Funny Woman”

      7 Febbraio 2023
    • Cestinato il biopic su Dusty Springfield con Gemma Arterton

      29 Novembre 2022
    • Giorni d’estate, meraviglioso balsamo per l’anima

      24 Agosto 2022
    • Grandi new entry e nuovo titolo per ‘Kill the Light’ con Gemma Arterton

      27 Giugno 2022
    • Al via le riprese di Kill the Light con Gemma Arterton e Simon Russell Beale

      20 Giugno 2022

    Categories

    • Interviste (21)
    • News (70)
    • Recensioni (31)

    About me

    about me and Gemma Arterton

    Gemma Arterton Italia nasce nel Maggio 2013 su Facebook e nel corso degli anni approda anche non solo qui, ma su instagram e Twitter.

    Pagina di riferimento per i fan di tutto il Mondo, il fondatore e amministratore Gian ha incontrato tre volte Gemma Arterton nel corso degli anni parlandole anche di questa pagina.

    Buona permanenza!


    Gemma Arterton Italia was born in May 2013 on Facebook and over the years has also landed not only here, but on instagram and Twitter.

    Reference page for fans from all over the world, the founder and administrator Gian has met Gemma Arterton three times over the years also talking to her about this.

    Good stay!

    Popular Posts

    • 1

      Meeting Gemma: Saint Joan

      30 Gennaio 2017
    • 2

      Raccolta fondi per The Cunning, corto sulla stregoneria

      29 Novembre 2020
    • 3

      Raccolta fondi per The Cunning, we are the champions!

      23 Dicembre 2020

    Newsletter

    Subscribe my Newsletter for new blog posts, tips & new photos. Let's stay updated!

    • Facebook
    • Instagram
    • Email

    @2020 - Crafted with passion by VFD


    Back To Top
    Gemma Arterton Italia
    • Biografia
    • Carriera
    • News
    • Interviste