Un gioiello prezioso che fa bene all’anima e al cuore, un capolavoro da non perdere.
Durante la seconda guerra mondiale, Catrin Cole viene assunta come sceneggiatrice per dare un tocco femminile a un film sulla propaganda, realizzato per alzare il morale della popolazione inglese.
Dopo aver ricevuto standing ovation alla premiere mondiale durante il Toronto International Film Festival del 2016 e aver avuto recensioni entusiastiche, senza dimenticare un fantastico 90/100 su Rotten Tomatoes, “L’ora più bella” (Their Finest) ha impiegato molto tempo ad arrivare in Italia visto che è uscito direttamente in dvd e blu-ray solo lo scorso anno. Non è servito neanche il premio come miglior film vinto nel 2017 all’Umbria Film Festival e neanche le candidature ricevute nella stagione premi.
Un vero peccato perché “L’ora più bella” è un grandissimo film equilibrato in maniera meravigliosa tra guerra, commedia, dramma, romanticismo senza dimenticare di denunciare la condizione lavorativa della donna.
Ogni suo ingrediente è dosato alla perfezione, tutto è bilanciato in maniera grandiosa e impeccabile. Si avverte una grande esigenza di raccontare questa storia di tanti anni fa che non è poi così lontana ai nostri giorni. Questo capolavoro emana Amore in ogni inquadratura senza mai cadere nello stucchevole e nel banale. Questo grande sentimento non è solo tra personaggi, ma anche per il cinema. Un’ineccepibile cura dei dettagli, dalla ricostruzione storica alla realizzazione del film che girano i protagonisti.
“L’ora più bella” insegna quanto sia importante l’arte nei momenti più bui dove siamo senza speranza. Un tema necessario, specialmente in questo periodo storico che stiamo vivendo.
La sceneggiatura è solida, ben scritta e la regista Lone Scherfig, famosa per i più celebri One Day e An Education, orchestra in maniera eccellente ogni tematica: dalla guerra al romance, dalla commedia alla condizione lavorativa dell’attore anziano e della donna. Splendida la fotografia di Sebastian Blenkov e preziosa la colonna sonora di Rachel Portman, come i costumi ideati Charlotte Walter, un’esperta per quanto riguarda i film d’epoca. Il cast è grandioso: Sam Claflin mostra quanto sia un ottimo interprete, così completamente immerso nei panni dello scorbutico Buckley che ti dimentichi dell’attore. Sicuramente la sua performance più incisiva della sua carriera! Bill Nighy, invece, è la componente comica del film e ci regala il suo ruolo più corposo e indimenticabile dai tempi di Love Actually. Il suo Ambrose Hilliard è delizioso, divertente e divertito nel dipingere questo attore sulla via del tramonto con atteggiamenti da divo, ma col cuore grande. Sicuramente una prova da premi!
Gemma Arterton si conferma interprete sopraffina nel difficile ruolo di Catrin. Lei sorregge gran parte del film sulle sue spalle e lo fa come farebbe una grande attrice. Una performance in cui regala un range di emozioni esponenziali, partendo dalla determinazione della donna nel prendersi il suo posto in un ambiente maschilista fino alla grande intensità nell’ultima mezz’ora di racconto. Non è mai esagerata, sempre estremamente misurata e completamente dedicata al personaggio. I comprimari sono di gran lusso come Jack Huston, Helen McCrory, Richard E. Grant, Eddie Marsan, Jeremy Irons e il simpaticissimo Jake Lacy.