Gemma Arterton vuole smascherare James Norton in questo mystery drama tratto da una storia vera
Robert Freegard si finge agente segreto sotto copertura dell’MI5 abbindolando diverse donne. Tra queste c’è Alice Archer, la quale non si fida completamente di lui. Iniziando a indagare scopre che non è tutto oro quello che luccica. Appena la terra sotto i piedi del truffatore inizierà a tremare, partirà una caccia all’uomo.
E’ uscito il 20 Aprile su Amazon Prime Video il film “Caccia all’agente Freegard”, mystery drama a tinte thriller con i bravissimi Gemma Arterton e James Norton. Ispirato a fatti veramente accaduti e basato sull’articolo “Chasing Agent Freegard” di Michael Bronner, è un film veramente da non perdere.
Non fatevi ingannare dal titolo, il film si consuma a fuoco lento e cresce mano a mano appena la vicenda acquista sempre di più pathos. Non è un action adrenalinico, ma la cronaca di una persona veramente spregevole, glaciale. Colpisce subito la questione che stiamo assistendo a vicende realmente esistite: lo spettatore sa già dal primo istante che Freegard non dice la verità e assiste inerme al suo gioco sleale nei confronti delle sue vittime. Allontanare una ragazza con la scusa di un training da spia, far innamorare una giovane donna in carriera. La sua poca empatia è spiazzante, che dire! Si innesca subito, negli occhi di guarda il film, una situazione di ammirazione e odio: da una parte è quasi invidiabile come riesce a far cadere nella sua ragnatela le sue vittime completamente conquistate da lui, dall’altra si detesta per la sua freddezza nel rovinare la vita di queste povere donne.
“Caccia all’agente Freegard” è veramente interessante, costruito in maniera solida. Rischia di perdere leggermente di mordente quando racconta del corteggiamento e innamoramento di Alice e Freegard, perché sembra girare a vuoto, ma appena la donna inizia a indagare si capisce il perché. I registi Adam Patterson e Declan Lawn, anche sceneggiatori, prestano attenzione a ogni singolo evento e soffermarsi sulla love story serve a creare ancora più contrasto con quello che vediamo dopo. Quando la protagonista femminile viene truffata si entra a piè pari nel film con questa avvincente caccia tra gatto e topo. Si formano due storyline: da una parte la donna che non accetta di essere vittima, dall’altra l’uomo che non sente minimamente il fiato sul collo e continua nel suo gioco spietato.
Il film è indubbiamente di buona fattura: ottima sceneggiatura, eccellenti interpretazioni.
James Norton, al suo debutto come produttore, è impeccabile nei panni di Robert Freegard: affascinante come il migliore Bond, ma calcolatore come il più perfido villain in circolazione. Un ruolo cucito su misura per lui, senza dubbio. Ha una buona chimica con Gemma Arterton, la quale offre una performance intensa e ineccepibile. Riesce a dare vita a un personaggio pieno di sfumature: la sua Alice è forte, determinata, ma con le sue fragilità e debolezze. Una donna che vive una vita infelice e che grazie a questo incontro ne uscirà vincitrice, anche in ambito lavorativo.
I due protagonisti sono in compagnia della talentuosissima Marisa Abela, prossima Amy Winehouse nel biopic diretto da Sam Taylor-Johnson, e dell’ottima Sarah Goldberg. Entrambe rappresentano le classiche vittime e quello che accade a loro arriva come un colpo allo stomaco: il pubblico si dispiace e soffre per loro. Convincenti anche i comprimari come Edwina Findley, Shazad Latif, Julian Barratt, Freya Mavor e Rob Malone.