James Bond cade in una rete misteriosa mentre cerca di impedire a una misteriosa organizzazione di eliminare la risorsa più preziosa di un paese.
Secondo capitolo dei Bond movie con Daniel Craig, ‘Quantum of Solace‘ è uscito nel 2008 quando il pubblico mondiale aveva grandi aspettative visto il bellissimo Casino Royale, grande successo di pubblico e critica, che veniva a sua volta dopo il disastroso La morte può attendere. Purtroppo la delusione è palpabile.
Il film è un bello spy movie con una bella estetica, fantastiche scene d’azione e un buon cast. Ha anche un buon ritmo, ma quello che non convince è la sceneggiatura.
‘Quantum of Solace‘ non ha molto appeal, è poco affascinante anche se in effetti non ha aiutato l’essere stato concepito dopo un film di spionaggio praticamente perfetto. La storia non è accattivante più di tanto, spesso stanca e difficile da seguire, condita da battute non proprio degne di nota.
Daniel Craig è perfetto nei panni di Bond, il più diverso tra tutti, così fisico, violento e sporco. Brava Olga Kurylenko come Bond girl principale seguita da comprimari di gran classe come Judi Dench, Giancarlo Giannini, Jeffrey Wright, David Harbour, Rory Kinnear. Impeccabile Mathieu Amalric come villain, mentre Gemma Arterton è una deliziosa Strawberry Fields – fantastica la citazione dei Beatles – anche se il suo ruolo è praticamente abbozzato e a tratti mortificante. Anche con questo screen time risibile riesce comunque a essere iconica molto di più di altre Bond girl del passato molto più presenti, con un’uscita di scena indimenticabile (bellissima la citazione a Goldfinger).
‘Quantum of Solace‘ non è per niente male, ma non lascia il segno come Casino Royale e il capolavoro Skyfall, capitolo successivo. Marc Forster, ottimo regista, fa anche qui un bellissimo lavoro anche se ha una sensibilità maggiore per il genere drammatico. Bellissima anche la fotografia, senza dimenticare la colonna sonora sempre iconica.