Più come film tv a capitoli che mini-serie, “Narciso Nero” è un bellissimo prodotto di grande autorialità.
Sorella Clodagh è una delle suore mandate a convertire un remoto harem sulla scogliera noto come “Casa delle Donne” in un convento. Le sorelle troveranno diversi problemi, dalle difficoltà materiali alla diffidenza locale, ma anche le tentazioni della carne. Complici l’isolamento e le influenze maschili, questa tensione scoppierà facendo danni irreparabili.
Uscito lo scorso anno in America su FX e Hulu, arriva questo Venerdì su Star di Disney+ “Narciso Nero”, trasposizione televisiva del romanzo omonimo di Rumer Godden del 1939, precedentemente portato sul grande schermo nel 1947. Inutile, quindi, fare paragoni tra i due lavori vista la differente destinazione e durata.
Allo stesso tempo questa nuova versione è più un film tv a capitoli che una mini-serie, infatti è stata trasmessa interamente in un’unica sera e arriverà su Star – come serie Star Original – proprio in un unico blocco, senza aspettare di settimana in settimana le altre puntate. Sembra di vedere un lungo film d’autore di Terrence Malick, una storia dove è molto importante il dialogo, le immagini e gli scenari.
Sicuramente “Narciso Nero” (Black Narcissus) è il prodotto più autoriale, almeno per gli ultimi due anni, sfornato da FX in collaborazione con BBC. La storia scorre, non annoia e si viene subito ipnotizzati da quel palazzo, come le suore che mettono in dubbio la propria fede trovandosi a tirare fuori i propri scheletri dagli armadi. Quindi non è il classico prodotto mainstream per tutti i palati. Anzi, sembra quasi un prodotto figlio dell’epoca in cui è ambientato, ma non per questo non si empatizza con i personaggi della storia. Tutti lottiamo con i nostri demoni che cerchiamo di zittire inutilmente ogni giorno.
Sublime la fotografia della regista Charlotte Bruus Christensen, sicuramente la più bella vista quest’anno in un prodotto cinematografico. Si vede la sua provenienza come direttrice della fotografia, tra cui i grandi film Il sospetto, Via dalla pazza folla di Vinterberg e il cult A Quiet Place – Un posto tranquillo. Qui c’è grande importanza ai contrasti tra luce e ombra, sensuali e sensazionali sovrapposizioni di colore come segni premonitori. Sembra di vedere una tavolozza in continuo movimento!
La magnifica scenografia fa da tela a questo eccellente lavoro di fotografia e direzione con una scrittura che dà molta attenzione alla caratterizzazione dei personaggi e alle vicende. Si va molto a fondo nelle situazioni, nella psiche dei personaggi e ci si rimane ipnotizzati con un crescendo di capitolo in capitolo fino al finale che sembra trasformarsi in una ghost story à la Haunting of Hill House.
Anche se ci sono più dialoghi che azione, “Narciso Nero” (Black Narcissus) non annoia visto che non ha mai un tempo morto e non perde mai il nocciolo della vicenda da sviscerare. Bellissimo poi questo erotismo che si sente nell’aria, ma che non si palesa pienamente se non con estrema delicatezza, ma anche curiosità, un po’ come in Lezioni di piano di Jane Campion.
Gemma Arterton è una sublime protagonista nei panni di sorella Clodagh, molto attenta nel dare tutte le sfumature, e contraddizioni, della giovane donna dal triste passato. Una performance emozionante, commovente e mai fuori luogo. Con un personaggio del genere si rischia l’overacting, ma non è assolutamente il suo caso, così completamente immersa nel suo difficile personaggio che cerca di dimenticare chi è stata e le sue tentazioni, anche flagellandosi. Superba in una prova attoriale che rimarrà nel tempo come successo con Audrey Hepburn nel capolavoro Storia di una monaca, senza scomodare la Kerr che ha interpretato Clodagh nella trasposizione cinematografica degli anni ’40.
Non è da meno la giovane Aisling Franciosi nei panni di sorella Ruth, un talento pazzesco, feroce come una tigre e tremendamente carismatica. Ottimi i comprimari come Rosie Cavaliero, il grande Jim Broadbent, Patsy Ferran, Nila Aalia e Diana Rigg nella sua ultima performance televisiva prima della sua scomparsa (emozionante la dedica a lei alla fine della terza puntata). Impeccabile e perfetto Alessandro Nivola nei panni di Mr. Dean, affascinante e perfetto diavolo tentatore (involontario), il quale ha una bellissima chimica con la Arterton. Il Premio Oscar Anne Dudley è ciliegina sulla torta con la sua colonna sonora suggestiva, senza dimenticare anche il montaggio notevole specialmente quando si viaggia nei ricordi di sorella Clodagh.