Una giovane donna si trasferisce a Parigi dopo un disastroso passato. Appena riesce a realizzarsi e ad avere una nuova vita, il passato torna a bussarle alla porta.
Dopo essere stato presentato al Toronto International Film Festival nel 2016 e aver avuto un rapido passaggio nelle sale italiane lo scorso Agosto, esce su Amazon Prime Video e in dvd per Movies Inspired “Quattro Vite” (Orpheline in lingua originale), film francese drammatico veramente interessante.
Un viaggio a episodi nella vita della Donna, dall’età adulta all’infanzia.
E’ interessante questo percorso a ritroso per conoscere il passato con i relativi traumi e scheletri nell’armadio. Anche se a leggerlo non sembra niente di nuovo, la visione di “Quattro Vite” merita per come viene realizzato questo racconto. Per carità, la sceneggiatura non mette collante tra un’età e l’altra se non per il personaggio di Tara, interpretato da Gemma Arterton, e lascia sospesi dei quesiti e delle situazioni. Ha un bellissimo colpo di scena, ma pecca un po’ di freddezza e di profondità ed è un dispiacere perché poteva essere un piccolo capolavoro.
Il regista Arnaud des Pallières dirige con sensibilità e attenzione la storia seguendo in modo quasi maniacale l’eccellente cast, punta di diamante del film: talentuosissime le giovani Vera Cuzytek e Solène Rigot (una piccola lolita), intensa Adèle Haenel e credibile Adèle Exarchopoulos, anche se è la più debole del mazzo.
E’ un piacere vedere Gemma Arterton per una volta nei panni di un personaggio negativo, sporco. Estremamente credibile anche in un ruolo totalmente diverso da ogni altro interpretato in passato. Perfetta!
“Quattro Vite” è un bel film d’autore drammatico che tiene incollato lo spettatore tra un salto cronologico e l’altro. Alla base c’è del buon materiale, se pur imperfetto, e hanno saputo svilupparlo nel miglior modo possibile.